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Pubblicato il 28 August 2016 alle 12:57
Olbia 28 Agosto 2016 -Ha iniziato un po' per gioco, facendo un po' (troppo) il "tiro al piccione" contro alcuni esponenti politici della città e, in breve tempo, è diventato un fenomeno social tutto olbiese. Stiamo parlando di Antonio Dessì, il disoccupato olbiese diventato web star grazie al Gruppo Facebook da lui creato: "Tango e le sue m.......e". Una pagina, questa, nata ben prima delle elezioni celebrate a Giugno e che è costata a Dessì diverse querele e molti richiami all'ordine.
"Ho iniziato per gioco con 50 persone - racconta Dessì -. Molti pensano che abbia iniziato due mesi prima delle elezioni, ma non è così. All'inizio ho attaccato i politici della passata amministrazione, oggi mi occupo di segnalazioni. Tutti si aspettavano che io smettessi di scrivere con l'elezione di Settimo Nizzi e invece sono ancora qua. Se devo criticare il sindaco lo faccio. È stato lui stesso a dirmi che dovevo continuare perché da loro dobbiamo pretendere che le cose vengano fatte".
E così, da "fustigatore" Dessì si è trasformato negli occhi della città. La sua "paginina" conta 6300 membri effettivi, ma molti seguono le attività del gruppo senza essere iscritti e senza interagire on line. "Tanti mi seguono senza esporsi perché magari sono legati a quel politico, perché sono dipendenti di qualcuno, perché hanno paura di ripercussioni", spiega l'olbiese.
Ogni giorno la pagina di Antonio Dessì viene inondata da messaggi, commenti, segnalazioni e anche critiche. Dessì è amato e odiato, sostenuto e criticato. Il motivo di questo odio-amore sta nei toni, spesso molto accesi, che si possono riscontrare sul gruppo. Al netto delle baruffe, delle discussioni o dei richiami al fascismo, la pagina di Antonio Dessì è divenuta uno degli strumenti principali per segnalare disagi, degrado, discariche, perdite d'acqua e ogni altro tipo di problema che può riscontrarsi a Olbia. "Solo oggi (ieri per chi legge) sono arrivate 400 notifiche tra paginina, Messenger e Whatsapp - continua il creatore della pagina -. Non riesco a rispondere a tutti, anche io devo guadagnarmi il pane. Solo per l'Aspo ho ricevuto tre segnalazioni, oggi (ieri per chi legge), che stanno risolvendo".
Tanti i casi segnalati e risolti grazie ai post di Antonio Dessì: discariche bonificate, perdite d'acqua eliminate, buche tappate, marciapiedi rotti e riparati, etc. Dessì è croce e delizia di ogni operaio comunale, di ogni partecipata, di ogni funzionario e di ogni dirigente, di ogni vigile urbano e persino delle aziende che hanno vinto gli appalti. "Tante cose le vedo io personalemente, le altre me le segnalano gli olbiesi - dice Dessì -. Quando la gente non viene ascoltata dai dipendenti comunali o dai politici, cercano me". E lui pubblica, incurante delle eventuali conseguenze.
Antonio Dessì si definisce il "sindaco dei poverelli", ma sembra più il raccordo tra la popolazione delusa e la macchina politica che guida la città. Dessì, però, non fa sconti a nessuno: se c'è da chiamare in causa il sindaco, un assessore o un'azienda, lui lo fa. Ne sa qualcosa il sindaco, Settimo Nizzi, ma anche Gesuino Satta. "Non ho iniziato per avere successo, nemmeno me lo aspettavo. Mi hanno chiesto di candidarmi, di entrare in politica, ma a me non interessa. Non voglio fare il politico. - continua -. Durante le alluvioni, ho notato che il seguito era maggiore e ho capito che la mia paginina poteva essere utile ai miei concittadini. Ho notato che le cose che vengono rese pubbliche vengono risolte più velocemente e io le rendo pubbliche".
"Molti pensano che sono manovrato da Settimo Nizzi - aggiunge -, ma non ho problemi a criticarlo se deve essere fatto". I buoni rapporti con i politici, però, non sono solo targati centrodestra, schieramento in cui Dessì si riconosce. Nonostante le fustigazioni pubbliche a carico della passata amministrazione, Dessì è riuscito a lavorare anche con essa, coltivando buoni rapporti. "Ho criticato tante volte l'ex sindaco - dice Antonio Dessì -, ma ho spesso avuto a che fare con Davide Bacciu e Ivana Russu, che sono veramente due persone in gamba. Quando ho presentato loro dei problemi, come faccio adesso, si sono sempre dati da fare. Sono due brave persone, non potrei mai dire il contrario".
Il futuro della paginina di Dessì è già tracciato: segnalare, segnalare e ancora segnalare finché il problema non viene risolto. La stagione del "tiro al piccione" è finita, così come quella dei fiori nelle buche, ma Dessì non molla né la sua verve (benché un po' più moderata), né la voglia di rendersi utile. "Se una cosa deve essere fatta, perché non la fanno?". Difficile dargli torto.
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