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Pubblicato il 24 August 2016 alle 11:09
Palau, 28 Agosto 2016 - In un momento contrassegnato da insicurezza e instabilità per chi produce cultura, Paolo e Nanni Angeli - ideatori fin dal 1996 del festival Isole che Parlano (organizzato a Palau dall'associazione Sarditudine) - vanno contro tendenza e festeggiano il ventennale della manifestazione rinnovando la sfida con una proposta di taglio internazionale farcita di prime assolute, in cui laboratori per bambini e adolescenti, fotografia di reportage, lezioni-incontri e concerti convivono uniti da un unico respiro.
Isole che Parlano, caratterizzato dal binomio tradizione/innovazione, articola la sua programmazione tra aree archeologiche (pozzi sacri e tombe dei giganti), aree cultuali e paesaggistiche (chiese campestri, Il faro di Punta Palau), monumenti naturali (Roccia dell’Orso), le spiagge (cala martinella), le piazze del paese, con un imperdibile concerto di chiusura nell'Isola di Spargi (cala corsara). L’obiettivo è costruire un’eterofonia in cui tutte le voci convivano per generare un arcobaleno in cui convivano i diversi livelli di intervento culturale, tra sistema paese, l’entroterra e il mare.
La manifestazione prenderà il via con l'anteprima del 29 agosto, al faro di Punta Palau, con Paolo Fresu che, in Solo, proporrà una sonorizzazione di quello che è considerato uno dei simboli del centro gallurese, illuminato dal light designer Francesco Carta.
Dal 5 al 7 settembre si proseguirà con le attività laboratoriali e gli spettacoli a misura dei piccoli ideati e coordinati da Alessandra Angeli. I laboratori, che tratteranno di scultura colare e musicale, tecniche di stampa e sviluppo fotografico, letture condivise e sperimentazione con smartphone e tablet per realizzare un’opera collettiva, saranno condotti da Vincenzo Beschi e Irene Tedeschi (della Fondazione PInAC di Rezzato), Massimo Golfieri (Studio Golfieri Nasone), Jacopo Tartari (Associazione culturale ART-TOO) con le letture di Monica Viglioli (Libreria Per Filo e per Segno) in collaborazione con Nati per Leggere Sardegna. Tante le attività serali a misura di bambino, tra cui la proiezione del film la vita negli Oceani e la lettura presentazione in anteprima nazionale dei tre volumidi Bohem Press Italia, Il volo della famiglia Knitter, Amici e Il cappello di Topolina (a cura di Monica Vignoli).
Per la sezione fotografia verrà ospitato l'importante reportage Lesvos di Alessandro Penso - uno dei fotografi italiani più importanti in ambito internazionale, tra i vincitori del word press photos 2014 e della Photo Story del Times 2016 - che racconta “dall’avamposto” greco il dramma della migrazione verso i paesi europei.
Tra gli ospiti della sezione musica, dall’8 all’11 settembre, il quartetto di Zoe Pia che, nel pozzo sacro Sa Testa di Olbia (in coproduzione con l'Archivio Cervo) presenterà il suo nuovo album Shardana, un avvincente connubio tra musica sarda e jazz; United Vibrations (Uk), band alla ricerca della Golden Ratio, che nasce nei sobborghi di Londra e che fonde afrobeat, hip-hop, house e un afrofuturismo ispirato a Sun Ra; Mopo (Fin), trio che esplora i confini tra il punk degli anni 70', la forma canzone e un jazz in cui emergono riferimenti poetici a Ornette Coleman; OoopopoiooO (Ita), duo-orchestra quello di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba che sfugge ad ogni classificazione, in cui emergono canzoni composte e interpretate da due polistrumentisti legati indissolubilmente al theremin; Torgeir Vassvik (Nor), musicista che rivisita in chiave contemporanea la pratica del canto joik della tradizione Sámi, proponendo un rituale animistico musicale per il XXI secolo. Imperdibile “Di Granito” processione profana ai piedi della Roccia dell’Orso dedicata a Mario Cervo e Pietro Sassu, evento patrocinato da nove anni dalla Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco, in cui si alterneranno il Tenore “Terra 'e Oro” di Orotelli e il Tenore “Sa Niera” di Pattada(Sardegna). Il festival chiuderà con il concerto sull'Isola di Spargi, cala Corsara, del duo Xala- Losinger & Eser (Ch), un progetto in cui la danza di Ania Losinger si fonde con la Xala (una sorta di marimba suonata con i piedi utilizzando tecniche mutuate dalla danza flamenca e della xalaparta) e completa un mosaico minimale in contrappunto con il piano fender di Matthias Eser. Il festival prosegue fino a notte fonda con la gioiosa animazione della band itinerante La Zaquera Matta.
L'obiettivo dell'associazione Sarditudine è coniugare in modo armonioso cultura, natura, archeologia e turismo e tracciare un ponte ideale tra la Sardegna e il mondo. Isole che Parlano ha ottenuto l'importante riconoscimento da EFFE festivals, rete delle più importanti manifestazioni europee. Unfiore all'occhiello per il Comune di Palau, da sempre attento sostenitore della manifestazione, per laFondazione Sardegna e per l'assessorato al turismo della regione che si auspica vedere tra i finanziatoridella rassegna.
Sul sito www.isolecheparlano.eu è possibile approfondire la conoscenza di questi artisti che in gran parte suonano in prima assoluta in Sardegna ed avere convenzioni informazioni inerenti alla logistica.
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