Wednesday, 11 December 2024
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Pubblicato il 11 December 2024 alle 17:00
Cagliari. Una situazione esplosiva, quella del comparto dei lavoratori e-distribuzione: in un lungo comunicato, il la rappresentanza sarda della Ugl-Chimici, denuncia la situazione: "In barba ai famosi 17 miliardi di investimenti sbandierati da Enel, da impiegare sulla rete di distribuzione e per ammodernamento tecnologico e informatizzazione delle reti, sono bastate due sole giornate tipicamente invernali e il servizio elettrico regionale è andato a farsi benedire. Lavoratori al limite dello stress psicofisico, stanchi e insufficienti a rincorrere una moltitudine di disservizi, in alcuni casi sino a 22 ore consecutive al lavoro per restituire l’energia alle famiglie, ai centri urbani che vestiti a festa per le festività Natalizie si sono spenti con sorpresa per mancanza di corrente, ma anche alle periferie e alle aziende. È successo di tutto in questi ultimi quattro giorni, dai centri commerciali naturali alle periferie al buio, una moltitudine di guasti hanno generato molteplici disservizi ai clienti e ancora oggi a distanza di alcuni giorni, i soliti Lavoratori di e-distribuzione cercano di riparare una rete obsolescente e su cui oramai si interviene solo dopo il guasto o la rottura. Linee per terra, palificazioni rivoltate dal vento, cabine di trasformazione che hanno dato forfait, guasti di ogni natura che dimostrano i problemi di una situazione impiantistica che sconta anni di funzionamento, di mancati investimenti e mancate manutenzioni programmate...che ancora oggi non sono stati ripristinati in toto".
Il segretario regionale Franco Peana parla chiaro: "Situazione che UGL Chimici-Energia denuncia da anni e per cui riteniamo e-distribuzione abbia precise responsabilità al riguardo. Neanche i pochissimi e insufficienti gruppi elettrogeni installati, hanno potuto far fronte alla moltitudine di guasti in carico al personale Operativo e Tecnico della Sardegna. Neanche l’ombra di sistemi straordinari attivati dall’azienda per far fronte all’emergenza. Poche persone in organico, che in condizione di maltempo permangono sino a 22 ore consecutive al lavoro per garantire servizio elettrico e per provare a ripristinare una condizione impiantistica vecchia e poco sicura. Questa è la fotografia della situazione. Siamo preoccupati per i Lavoratori e condanniamo ancora una volta l’azienda, che in questa condizione di precarietà potrebbe mettere a repentaglio la salute e la sicurezza degli stessi. Sono più che mai necessari radicali investimenti su infrastrutture e reti, massive manutenzioni programmate e il potenziamento degli organici. In queste circostanze non vi sono le condizioni per garantire il servizio elettrico".
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