Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 15 October 2024 alle 14:00
Olbia. Si è concluso ieri il processo per stalking che vedeva imputato un 31enne accusato di aver perseguitato la sua ex compagna. Il Tribunale di Tempio Pausania, nella persona della giudice Silvia Campesi, ha emesso una sentenza di condanna a 8 mesi di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di 7.000 euro di risarcimento.
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2016 e novembre 2018. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe tempestato di chiamate e messaggi la sua ex compagna, costringendola a cambiare numero di telefono ben tre volte. Non solo: l'imputato l'avrebbe anche pedinata e molestata e minacciata in più occasioni, arrivando persino a creare profili falsi sui social network per cercare di mettersi in contatto con lei.
La giovane, costituitasi parte civile con l'avvocato Gianni Pireddu, ha raccontato di aver vissuto in uno stato di costante ansia e paura, una prostazione psicologica che l'avrebbe costretta a dover ricorrere a cure specialistiche.
Il pm aveva chiesto una pena più severa: un anno e mezzo di reclusione e 25.000 euro di risarcimento. La difesa del giovane, rappresentata dall'avvocata Giovanna Porcu, ha invece puntato sull'assoluzione, sostenendo che la fine della relazione non fosse mai stata comunicata chiaramente dalla ragazza.
Nonostante la condanna, la vicenda giudiziaria non sembra essere giunta al termine. Fonti vicine alla difesa hanno infatti anticipato l'intenzione di presentare ricorso in appello.
Il caso riaccende i riflettori sul fenomeno dello stalking, purtroppo ancora diffuso anche nella nostra città, e sull'importanza di denunciare tempestivamente comportamenti persecutori.
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