Thursday, 26 September 2024

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Olbia, importante convegno al museo: focus sullo spaccio di droghe in Sardegna

La presentazione del terzo volume "La felicità non abita più qui. Lo spaccio delle droghe in Sardegna"

Olbia, importante convegno al museo: focus sullo spaccio di droghe in Sardegna
Olbia, importante convegno al museo: focus sullo spaccio di droghe in Sardegna
Giada Muresu

Pubblicato il 25 September 2024 alle 07:00

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Olbia. Si è svolto ieri, 24 settembre, presso il Museo Archeologico di Olbia, la presentazione del volume "La felicità non abita più qui. Lo spaccio delle droghe in Sardegna", a cura di Antonietta Mazzette, responsabile dell'Osservatorio Sociale sullo Sviluppo e la Criminalità in Sardegna (OSCRIM).

L'evento, che ha visto la partecipazione di ricercatori, magistrati, istituzioni locali e studenti, è stato un'importante occasione per discutere i risultati delle ricerche più recenti sull'impatto del narcotraffico nell'isola. A dare il via al convegno sono stati i saluti del Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha sottolineato quanto la tematica sia cruciale anche per il territorio gallurese, dove lo spaccio di droga rappresenta una delle problematiche più difficili da contrastare.

La presentazione del volume è stata curata da Gianni Caria, Magistrato della Procura della Repubblica di Sassari, che ha messo in luce i risultati dell'indagine, soffermandosi sulle modalità con cui il fenomeno si è radicato in Sardegna. Tra gli interventi più attesi ci sono stati quelli dei ricercatori Daniele Pulino e Sara Spanu, dell'Università di Sassari e membri dell'OSCRIM, che hanno contribuito a delineare un quadro preoccupante ma realistico dello spaccio di droga nell'Isola.

La ricerca si è concentrata sul periodo 2017-2022, raccogliendo dati e testimonianze di operatori sanitari, forze dell'ordine e comitati di quartiere, con l'obiettivo di rispondere a domande fondamentali: chi sono gli spacciatori e come lo diventano? Quali sono gli effetti delle loro azioni sulla società e sull'economia sarda?

Il volume "La felicità non abita più qui" conclude una trilogia di studi condotti dall'OSCRIM sul narcotraffico in Sardegna. Mentre i precedenti volumi, "Droghe e organizzazioni criminali in Sardegna" (2021) e "L'Isola sotterranea" (2022), hanno evidenziato come il mercato delle droghe abbia trasformato il panorama criminale dell'Isola, quest'ultimo lavoro approfondisce il legame tra spaccio, disagio sociale e infelicità. "Lo spaccio si basa su due pilastri fondamentali: il denaro e l'infelicità", ha affermato Antonietta Mazzette nella sua conclusione, ribadendo come i giovani siano spesso le prime vittime di questo sistema, ma la sociologa dell'Università di Sassari ha anche riportato varie testimonianze di persone che negli anni hanno fatto uso di droga fino a rovinare i legami affettivi e ad arrivare al carcere.

La ricerca ha messo in luce come lo spaccio si concentri soprattutto nelle grandi città come Cagliari, Sassari e Olbia, in quest'ultima il quartiere di riferimento è San Simplicio e il centro storico. È emerso anche il ruolo delle reti familiari e delle relazioni di coppia all'interno delle dinamiche criminali, dove sono sempre più spesso coinvolte anche le donne.

I dati raccolti mostrano una realtà complessa e radicata, che richiede interventi mirati non solo dal punto di vista repressivo, ma anche preventivo e sociale. Il convegno ha visto una nutrita partecipazione di alunni provenienti dagli istituti superiori della città, delle forze dell'ordine e delle istituzioni locali. L'incontro non si è limitato a illustrare i risultati della ricerca, ma ha voluto sensibilizzare i presenti sui rischi legati al consumo e allo spaccio di droghe, evidenziando l'urgenza di trovare soluzioni efficaci per affrontare un problema che tocca sempre più da vicino le nuove generazioni.