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Golfo Aranci, grande interesse della comunità per il primo incontro con il Dott. Braina

Come costruire una scuola che unisca dovere e piacere

Golfo Aranci, grande interesse della comunità per il primo incontro con il Dott. Braina
Golfo Aranci, grande interesse della comunità per il primo incontro con il Dott. Braina
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 10 November 2024 alle 08:42

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Golfo Aranci. Sono iniziati gli incontri educativi rivolti a genitori ed insegnanti con il Dott. Lorenzo Braina, pedagogista noto a livello regionale e non solo. Un ciclo di 3 incontri durante i quali affrontare tematiche relative all’ambito familiare e scolastico e, più in generale, le problematiche educative attuali. Il 4 novembre si è tenuto il primo incontro dal titolo: “Scuola che fatica! E’ possibile una scuola che concili dovere e piacere?” Ci si è domandati se possa sussistere una scuola che sia al contempo dovere e piacere.

Si è parlato degli insegnanti, mettendo l’accento sull’umana imperfezione e la ricerca dell’equilibrio. “L’educazione è avere aspettative – ha spiegato il relatore - e gli insegnanti hanno il dovere di portare avanti sia i bambini che studiano e sia quelli che copiano i compiti, chiedendosi sempre, anche nei confronti degli alunni e delle alunne che hanno tutto 10 e sono i famosi “primi della classe”, come stiano veramente e cosa provino”. Il Dott. Braina ha poi fornito alcuni fondamenti di psicologia adolescenziale, facendo notare come alla base delle crisi dei ragazzi ci sia sempre la noia e la rabbia dei genitori. Il problema principale, al momento attuale, sarebbero angoscia e depressione che colpiscono sempre di più le fasce giovanili e diventano sempre più urgenti interventi mirati volti al contrasto e alla prevenzione.

Ecco il commento di Olimpia Musella, maestra alla scuola primaria di Golfo Aranci presente all’incontro: “Credo che vi sia l'esigenza di rafforzare il patto educativo scuola-famiglia: entrambe dovrebbero impegnarsi a costruire una trama di rapporti non superficiali ma che generino valori. L'insegnamento a scuola non è solo passaggio di nozioni e acquisizione di competenze, non si riduce ad un mero voto, ma è anche e soprattutto, educazione all'affettività, al rispetto della dignità e delle diversità. E' creazione di menti pensanti e critiche”.