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Olbia, dalla recitazione alla scrittura: Marco Bonini si racconta

L'attore romano presenta il suo nuovo libro al Circolo Nautico

Olbia, dalla recitazione alla scrittura: Marco Bonini si racconta
Olbia, dalla recitazione alla scrittura: Marco Bonini si racconta
Camilla Pisani

Pubblicato il 12 November 2024 alle 06:00

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Olbia. Olbia si prepara ad accogliere Marco Bonini, noto attore, scrittore ed appassionato velista, che venerdì 15 novembre sarà in città per presentare il suo ultimo libro, “Se mi manchi è più bello – Brevi storie per colmare la distanza”. L’evento si articolerà in due momenti: alle 17.30, presso la libreria Ubik di Viale Aldo Moro 97, Bonini incontrerà il pubblico per una sessione di firmacopie; a seguire, alle 18.30, presso il Circolo Nautico di Olbia, dialogherà con i presenti, moderato dalla giornalista Monica Fois.

“Se mi manchi è più bello” è una raccolta di storie che esplora le dinamiche della distanza e dell’assenza, narrando il legame speciale tra una madre, Lucrezia, e la sua piccola Marta. Lucrezia, donna di quarantatré anni, è impegnata in un lavoro che la porta a viaggiare spesso, lasciando a suo marito Luca la responsabilità principale della cura della figlia. Tuttavia, l’assenza fisica non impedisce a Lucrezia di essere una madre presente e amorevole: ogni sera, nonostante la stanchezza, si prende il tempo di telefonare a Marta, raccontandole storie che accompagnano la bambina nel mondo dei sogni. La voce della madre, attraverso il telefono, diventa un caldo abbraccio, un filo invisibile che colma la distanza e nutre il legame affettivo tra madre e figlia.

Il libro nasce dall’opera teatrale "La Vittoria è la balia dei vinti", scritta e diretta dallo stesso Bonini e interpretata da Cristiana Capotondi. L'autore ha dichiarato che lo spettacolo teatrale e il libro condividono un tema centrale: la capacità dell'amore di resistere e persino crescere nonostante la lontananza, se alimentato da piccoli gesti e dalla forza della vicinanza emotiva.

Oltre all’aspetto letterario, Bonini ha colto l’occasione per esprimere il suo impegno nel riflettere sulle dinamiche di genere. “Gli ultimi anni sono stati segnati da cambiamenti importanti sullo status sociale delle donne,” ha dichiarato Bonini. “Di questo processo dobbiamo essere protagonisti anche noi uomini. Io mi occupo da anni di tematiche di genere e ritengo sia importante, anche alla luce dei fatti di cronaca, che noi uomini cominciamo ad aprire una riflessione sulla relazione con le donne. In questo senso, il libro racconta anche della possibilità di rappresentare in modo diverso il ruolo dell'accudimento e della cura, che possono esprimersi in momenti emotivamente intensi, come quello della favola della buonanotte, momento di passaggio emotivo essenziale.”

Bonini ha anche parlato del suo rapporto con la scrittura, un aspetto centrale della sua carriera artistica, che si intreccia profondamente con la recitazione. “Sono sempre stato affascinato dalla figura del cantastorie,” ha spiegato l’autore. “Credo che il cantastorie incarni pienamente la figura dell’artista. Per me la scrittura è sempre andata parallelamente alla recitazione, non le ho mai percepite come due carriere diverse. Proprio perché per me è fondamentale sia scrivere storie che interpretarle, in un unicum artistico.” Queste parole rivelano la profonda connessione che Bonini sente tra il raccontare e il rappresentare storie, una dualità che lo rende un artista completo, capace di esplorare la narrativa tanto con la penna quanto con la sua presenza scenica.

L'autore ha poi svelato un’altra importante fonte d’ispirazione per il libro: Favole al telefono di Gianni Rodari. “Pensando a questo libro, mi è venuto naturale rifarmi all’idea di Rodari, in cui il racconto orale, semplice e quotidiano, diventa un momento di intimità e vicinanza emotiva. Ho voluto esplorare come un gesto comune, come una telefonata serale, possa trasformarsi in un rito d’amore, un modo per stare vicini nonostante la lontananza.” In questo senso, "Se mi manchi è più bello" rappresenta un omaggio alla potenza della narrazione orale, alla capacità delle parole di creare legami e di portare conforto.

Non è un caso, infine, che Bonini abbia scelto Olbia per la presentazione: l’attore ha un rapporto speciale con la Sardegna e, in particolare, con questa zona dell'isola. Appassionato di vela, è rimasto profondamente conquistato dalla bellezza delle coste sarde, tanto da decidere di tenere qui la sua imbarcazione. Questa passione per il mare lo lega in modo speciale alla città di Olbia, dove ritorna sempre volentieri, non solo per la sua attività letteraria e teatrale, ma anche per godere del suo angolo di paradiso marittimo.

Attraverso questo libro, Bonini non solo esplora la profondità dell’amore e dell’assenza, ma invita anche a una riflessione più ampia sul ruolo della cura e dell'accudimento, spesso associati alla figura materna tradizionalmente intesa ma che, come sottolinea l'autore, possono essere espressi da tutti, indipendentemente dal genere. La sua narrazione diventa così un messaggio di uguaglianza e un invito a ripensare i ruoli tradizionali, aprendo la strada a nuove forme di espressione affettiva.

L’appuntamento del 15 novembre promette quindi di essere un momento speciale per tutti i lettori che desiderano conoscere più da vicino l’autore e il suo universo creativo, dove la scrittura e la recitazione si fondono in un’unica, autentica espressione artistica.