Tuesday, 04 March 2025
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Pubblicato il 28 July 2024 alle 08:00
Olbia. Liliana Molina è una regista, attrice e maestra d'Arti Sceniche, colombiana, ma ormai figlia della Sardegna. Compie Studi di Formazione Professionale nel "TEATRO LIBRE" di Bogotà e nell' "ACCADEMIA NAZIONALE D'ARTE DRAMMATICA SILVIO D'AMICO" di Roma, per poi completare il suo bagaglio con molteplici corsi di aggiornamento in America Latina ed Europa guidati da Maestri del calibro di Clive Barker, Edoardo Sanguinetti, Nanni Balestrini, Luigi Maria Musati, Franco Brambilla, Jairo Cuesta e Oz Circus. Lavora ormai da anni con le scuole di ogni grado e livello, inclusa l’Università, e con diverse Compagnie e Gruppi Teatrali (di alcuni anche fondatrice) sia in Sudamerica che in Europa. Inoltre, collabora con Gruppi e Scuole di danza anche nell'Arte coreutica, per la formazione dei ballerini sull'arte recitativa del movimento.
Liliana, da convinta sostenitrice delle collaborazioni, è parte attiva di diverse Associazioni in Gallura che affidano alla sua esperienza pluriennale la formazione di Attori e Ballerini di tutte le età. I suoi corsi attualmente si tengono a Suentu Lab ad Olbia, con cui ha firmato i suoi ultimi lavori e adattamenti con sold out: "TRAPPOLA PER TOPI" Di Agata Christie e "IL MALATO IMMAGINARIO" Di Moliérè. Collabora inoltre con la Fondazione Muse Italia come rappresentante in città nel teatro sociale. È un'artista poliedrica alla ricerca continua di sfide, crescita ed apprendimento. Liliana Molina crede profondamente nella funzione sociale del teatro grazie alla sua naturale predisposizione allo sviluppo dell’empatia.
Racconta l’insegnante di arte drammatica: “Il mio teatro è un teatro fisico. Credo sia fondamentale trattare voce, postura e soprattutto la relazione tra le persone, oltre all’etica nelle tematiche: l’ultima volta, per esempio, con i bambini della scuola abbiamo trattato il tema della cura dell’ambiente e della salvaguardia del mare. Questo ha contribuito a far crescere in loro la consapevolezza della necessità di rispettare la casa comune. Penso inoltre che il teatro sia molto importante a livello sociale perché ben si presta a divenire strumento di inclusione: personalmente ho sempre lavorato nell’inserimento di ragazzi con disabilità e problematiche a tutti i livelli anche dal punto di vista comportamentale. Grazie al teatro abbiamo la possibilità di lavorare sull’accettazione, sulla comprensione e il rispetto reciproci e sull’inclusione, tutte conseguenze naturali dello sviluppo dell’empatia, quando si impara a calarsi nelle diverse parti e a vedere il mondo da altri punti di vista. Credo sia importante lavorare a partire dalla diversità per imparare a considerarla una risorsa capace di arricchire la società. Il mio lavoro ha a che vedere con sentimenti ed emozioni che abbiamo perso. Il mio obiettivo è quello di recuperarli per educare anche le nuove generazioni all’empatia e contribuire a creare una società più umana. Il teatro, se fatto con consapevolezza, è una dimensione capace di cambiare la vita delle persone perché offre sempre nuovi spunti e prospettive da cui vedere la vita”.
Dopo il sold out raggiunto in tutti i suoi recenti spettacoli e le richieste di replica, la regista Molina riproporrà le messe in scena dopo la stagione estiva con altri numerosi appuntamenti.
02 March 2025
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