Il Premio eno-letterario Vermentino pronto al lancio nella sede della Camera di Commercio

Milano. Sarà presentata giovedì 13 marzo la nona edizione del Premio nazionale eno-letterario Vermentino. Come riportato dall’ANSA, la sede scelta per l’evento è quella della Camera di Commercio di Milano, dove alle 10.30 si terrà il media day che anticiperà novità e sorprese per il 2025.
Un’occasione unica per sottolineare l’incontro virtuoso fra letteratura e mondo vitivinicolo, filo conduttore di un premio che cresce di anno in anno.

L’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio di Sassari, è organizzata in collaborazione con i Comuni di Olbia e Castelnuovo Magra, oltre ai Consorzi di tutela del Vermentino.
L’obiettivo è coinvolgere le case editrici nazionali, invitandole a presentare un’opera di narrativa italiana capace di raccontare in modo originale i tratti più significativi del mondo vitivinicolo e del lavoro nei campi, tra grappoli d’uva e filari.

Il percorso del Premio eno-letterario Vermentino nasce nel 2016, quando la Camera di Commercio di Sassari decise di dare un taglio culturale alla già consolidata manifestazione “Benvenuto Vermentino”. L’idea era di intrecciare il valore produttivo del vitigno con quello letterario, puntando su un concorso unico in Italia. La prima edizione, tenutasi nel 2017, vide la premiazione alla carriera della scrittrice di fama internazionale Simonetta Agnello Hornby. Oggi, dopo diversi anni, l’evento può vantare il titolo di premio “nazionale” grazie al coinvolgimento di una rete di partner che unisce diverse regioni italiane: Sardegna, Liguria e Toscana.

Negli anni, il Vermentino è divenuto simbolo di qualità e forte identità territoriale, soprattutto in Gallura, dove la denominazione di origine DOCG ne certifica l’eccellenza. Un legame, quello tra territorio e letteratura, che non a caso ha visto trionfare, nella passata edizione, la scrittrice Roberta Schira con il romanzo “I fiori hanno sempre ragione” (Garzanti). Quest’anno, l’auspicio è che il premio continui a valorizzare nuovi autori, mettendo in luce la ricchezza vitivinicola italiana e la capacità narrativa di raccontarla.