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La Maddalena, no alle ostriche del Pacifico: interviene il Grig

Il GrIG allerta su progetto e impatto ambientale

La Maddalena, no alle ostriche del Pacifico: interviene il Grig
La Maddalena, no alle ostriche del Pacifico: interviene il Grig
Olbia.it

Pubblicato il 25 October 2024 alle 14:41

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La Maddalena. Secondo quanto dichiarato dal Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG), sembrerebbe bloccato almeno per ora il rilascio dell’autorizzazione per il vasto campo di boe da 236 mila metri quadri destinato a ospitare navi da diporto di grandi dimensioni (130-160 metri di lunghezza) a Cala Granu, litorale di Arzachena.
L’Ufficio Tutela del Paesaggio di Arzachena e la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari avrebbero infatti espresso parere negativo, ritenendo l'intervento in contrasto con le normative di tutela paesaggistica e il piano paesaggistico regionale.

Il GrIG segnala un ulteriore fattore di rischio per l’ecosistema del parco nazionale e dell’area marina protetta con l'immissione di esemplari di Crassostrea gigas, una grande ostrica di origine pacifica destinata alla produzione economica, introdotta a scopo di allevamento nello specchio d’acqua del Passo della Moneta, nel comune di La Maddalena. “Nonostante si tratti di esemplari definiti sterili,” afferma il GrIG, “qualsiasi immissione di specie alloctone deve essere specificamente autorizzata, dopo che ne sia comprovata l’innocuità per gli habitat naturali”.
Tuttavia, il Servizio Pesca e Acquacoltura dell’Assessorato dell’Agricoltura della Sardegna avrebbe rilasciato l’autorizzazione per l’introduzione di Crassostrea gigas su un’area di 49.500 metri quadri, in concessione ventennale.


Il GrIG ha quindi richiesto l’annullamento in via di autotutela dell’autorizzazione, facendo riferimento al divieto nazionale di immissione di specie alloctone.
Secondo l’associazione, l’area marina protetta dell’Arcipelago della Maddalena richiede “una stringente salvaguardia, non operazioni azzardate e poco chiare”, motivo per cui sono stati coinvolti anche il Ministero dell’Ambiente, la Regione Sardegna, il Comune di La Maddalena e la Capitaneria di Porto.