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Olbia: Il Pronto Soccorso non chiude ma i problemi rimangono: parlano Meloni e Li Gioi

Il vicepresidente della Regione ed il consigliere regionale di maggioranza affidano ai social il loro punto di vista

Olbia: Il Pronto Soccorso non chiude ma i problemi rimangono: parlano Meloni e Li Gioi
Olbia: Il Pronto Soccorso non chiude ma i problemi rimangono: parlano Meloni e Li Gioi
Olbia.it

Pubblicato il 24 October 2024 alle 13:05

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Olbia. “La situazione del pronto soccorso dell'ospedale di Olbia è ormai insostenibile. Negli ultimi giorni, la minaccia di una chiusura notturna ha messo a repentaglio la salute e la sicurezza di migliaia di cittadini. Sebbene sia stato trovato un rimedio temporaneo, la carenza di personale e le strutture inadeguate continuano a mettere a dura prova il sistema sanitario gallurese.”

Il Vicepresidente Giuseppe Meloni ha lanciato un grido d'allarme, sottolineando come questa emergenza sia solo la punta dell'iceberg di un problema più ampio che riguarda l'intero sistema sanitario sardo.
"Oggi è il pronto soccorso, ieri le commissioni di invalidità, domani potrebbero essere i consultori o la salute mentale", ha affermato Meloni evidenziando la necessità di interventi strutturali e duraturi. La carenza di personale, in particolare, è stata individuata come la principale causa del collasso del pronto soccorso. Nonostante le ripetute segnalazioni, i vertici aziendali avrebbero sottovalutato la gravità della situazione, ritardando così l'adozione di misure adeguate. "È fondamentale garantire un servizio sanitario adeguato per tutti", ha ribadito "Continuerò a impegnarmi con determinazione affinché questo diritto venga assicurato in tutta la Sardegna." Ha poi  proposto una serie di soluzioni per affrontare la crisi, tra cui:
Aumento del personale: È necessario un piano di assunzioni mirato per coprire tutte le carenze organiche.
Miglioramento delle condizioni lavorative: Offrire ai professionisti sanitari stipendi adeguati e condizioni di lavoro dignitose per incentivarli a rimanere e a lavorare con maggiore efficienza. Investimento in tecnologia: Modernizzare le strutture e introdurre nuove tecnologie per ottimizzare i processi.
Riorganizzazione dei servizi: Creare una rete di assistenza territoriale più efficiente per ridurre il carico di lavoro sui pronto soccorso.  Coinvolgimento dei cittadini: Promuovere la partecipazione dei cittadini alla gestione del sistema sanitario.

Altrettanto risoluto il consigliere del M5S Roberto Li Gioi, che scrive sui suoi canali social: “Grazie all'intervento dell'Assessore alla Sanità la paventata chiusura del Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II è stata scongiurata. Sicuramente una buona notizia ancorché soluzione tampone in attesa di modifiche strutturali non più rinviabili. In proposito reitero la richiesta di immediata sostituzione del Direttore Generale. Chi svolge quelle funzioni deve infatti essere il braccio armato dell'Assessorato e non il bastone tra le ruote. Lo affermo da consigliere di maggioranza, auspicando che la volontà politica espressa a più riprese trovi pronta applicazione in tutta la Regione. In particolare per la Gallura è d'obbligo pubblicare subito il bando per il primario del Pronto Soccorso e, nelle more, consentire la mobilità intraregionale per permettere ai professionisti del reparto interessati di poter scegliere la sede di Olbia.”

Intanto si prevedono 672 ore mensili per tutti i tre Pronto Soccorso galluresi. Al Giovanni Paolo II, distribuiti su 14 turni, così come al Paolo Dettori e al Paolo Merlo.
Ai cittadini non resta che aspettare l'evolversi della situazione sperando che la situazione emergenziale, che perdura da diverso tempo, si stabilizzi magari con l'innesto di personale di ruolo e in pianta stabile.