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Olbia: arriva una aula nuova didattica in ospedale

Lo spazio è stato allestito al piano terra dell’ospedale Giovanni Paolo II

Olbia: arriva una aula nuova didattica in ospedale
Olbia: arriva una aula nuova didattica in ospedale
Olbia.it

Pubblicato il 25 October 2024 alle 12:00

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Olbia. Una nuova aula didattica finalizzata alla formazione del personale, ma che potrà essere messa a disposizione anche dell’Università.
Lo spazio allestito nel presidio ospedaliero Giovanni Paolo II è stato inaugurato nei giorni scorsi con la prima edizione del modulo B del programma PNRR di formazione sulle infezioni correlate all’assistenza. Il corso, organizzato dalla SC Formazione e Accreditamento di Ares Sardegna in collaborazione con il Centro Regionale per il Risk Management, è coordinato a livello locale dalla Direzione Medica di Presidio e dal Cica della Asl Gallura.
L’aula didattica si trova al piano terra della struttura ospedaliera. È stata sottoposta dall’Area Tecnica della Asl Gallura a un importante restyling e resa funzionale alle attività di formazione.
Ha 65 posti a sedere, una lavagna multimediale da 105 pollici e un nuovo sistema audio di sala. «Abbiamo incrementato gli spazi in considerazione dei tanti progetti formativi avviati con i fondi PNRR – sottolinea il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – e se necessario potremo mettere a disposizione l’aula anche per le attività del corso di Laurea in Scienze infermieristiche.

Questo progetto integra il programma di ampliamento e innovazione, avviato nei mesi scorsi con l’allestimento di una moderna sala conferenze nella sede amministrativa, dotata di 60 posti e di strumenti per le videoconferenze, e con l’implementazione della sala informatica in ospedale con nuovi notebook e lavagna multimediale.
Il quadro si completa con il Centro di simulazione di rilevanza regionale, da anni fiore all’occhiello per la formazione dei nostri operatori sanitari». Ad inaugurare la sala è stato il corso in infezioni ospedaliere rivolto ai dipendenti operanti nelle strutture della Asl Gallura.
Era presente il Direttore Sanitario, Raffaele De Fazio, il quale ha sottolineato «quanto sia importante questo spazio a disposizione dell’ospedale e dell’Università, così come lo è il ruolo del Comitato per il Controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza, a tutela del personale e dei pazienti. Un tempo l’ospedale veniva percepito come la struttura più sicura per affrontare tutte le cure. Oggi stiamo ragionando in un’ottica diversa, quella del mantenimento del paziente in struttura per il tempo strettamente necessario ad effettuare le cure urgenti, per metterlo in sicurezza e dimetterlo in tempi brevi. La diffusione di virus e batteri sta purtroppo crescendo anche a causa dell’abuso in passato degli antibiotici. Noi operatori della sanità dobbiamo perciò costruire nuove armi di difesa e alzare il livello di guardia, formandoci, seguendo regole precise, migliorando l’organizzazione e acquisendo più consapevolezza sul problema. La nostra Direzione Strategica garantirà il massimo sostegno a questo tipo di iniziative, sensibilizzando la partecipazione del personale».

I formatori delle prime edizioni sono il medico dottor Marco Cilliano, responsabile della SS Malattie Infettive della Asl Gallura, e la dottoressa Lucia Manca, Infermiera Specialista del Rischio Infettivo. Nelle prossime edizioni è previsto l’avvicendamento con altri docenti. La Responsabile Scientifica del corso è la dottoressa Rita Pilloni, Direttrice della SC Centro Regionale per il Risk Management. «Le infezioni acquisite in contesti assistenziali sono una grave e frequente complicanza dell’assistenza sanitaria – afferma la Direttrice della Direzione Medica di Presidio e Presidente del Cica Asl Gallura, dottoressa Piera Pallazzoni – ma è stato dimostrato che un buon assetto organizzativo dell’assistenza sanitaria contribuisce a prevenirle.

Sensibilizzazione, consapevolezza e individuazione di strumenti per l’attuazione di programmi di controllo sono tutti elementi utili a contrastare la infezioni ospedaliere, obiettivo fondante del Comitato e che auspichiamo diventi raggiungibile grazie a questo piano straordinario di formazione».