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Olbia, Al via “America Latina chiama”: cinque film per raccontare i desaparecidos e la memoria negata

La rassegna organizzata da Argonauti riflette sull’Operazione Condor e i drammi delle dittature sudamericane

Olbia, Al via “America Latina chiama”: cinque film per raccontare i desaparecidos e la memoria negata
Olbia, Al via “America Latina chiama”: cinque film per raccontare i desaparecidos e la memoria negata
Andrea Baragone

Pubblicato il 23 April 2025 alle 15:23

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Olbia. Mercoledì 23 aprile, alle 19:30, parte “America Latina chiama”, un ciclo di cinque incontri tra cinema e memoria promosso da Argonauti con il patrocinio del Comune di Olbia. La rassegna si terrà al Politecnico Argonauti in via Garibaldi 41, e affronterà, attraverso il linguaggio cinematografico, il tema dei desaparecidos, delle dittature militari in Sud America e delle conseguenze dell’Operazione Condor, l’intervento sistemico degli Stati Uniti che destabilizzò le democrazie del continente.

Il progetto nasce da una riflessione collettiva stimolata dalla visione del film “Io sono ancora qui”, vincitore dell’Oscar 2025 come miglior film straniero, incentrato sulla tragedia dei desaparecidos in Brasile. A coordinare il programma saranno Marco Navone e Nivia Iglesias, con il coinvolgimento dell’associazione New Generation e di numerosi cittadini latinoamericani residenti a Olbia, testimoni di storie personali e familiari segnate dalla violenza politica.

Il primo film in programma è “Il bacio della donna ragno” di Héctor Babenco, tratto dall’omonimo romanzo di Manuel Puig, ambientato in un carcere brasiliano dove si incrociano le vite di un attivista politico e di un omosessuale appassionato di cinema. Il film valse l’Oscar a William Hurt e aprirà il dialogo sul rapporto tra resistenza, identità e potere.

A seguire, il 30 aprile, Missing di Costa-Gavras, sulla dittatura cilena; il 7 maggio, Garage Olimpo di Marco Bechis, sulla repressione argentina; il 16 maggio, Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella, altra riflessione sulla dittatura argentina e infine il 21 maggio, Ritorno a L’Avana di Laurent Cantet, sul disincanto post-rivoluzionario cubano

"America Latina chiama nasce dalla visione di un film che mi ha profondamente colpito – ha spiegato Marco Navone – Durante l’università ho avuto molti rapporti con sudamericani: ho ascoltato i loro racconti, ho raccolto la loro sofferenza per un esilio forzato dalla violenza politica. L’esito dell’Operazione Condor americana ha gettato nel caos quel continente, che solo da poco prova con fatica a uscire dal tunnel."

Navone sottolinea il valore di una rassegna che vuole essere spazio di ascolto, dialogo e memoria: "I film in programma, grazie anche alla partecipazione attiva della comunità latinoamericana olbiese e al prezioso contributo di Nivia Iglesias, vogliono aprire un momento di riflessione collettiva su una tragedia terribile, ancora troppo poco conosciuta."