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Olbia, Inseguimento con acido e coltelli: chiesti tre anni per un 53enne

Il processo si avvia alla conclusione. La donna si è costituita parte civile: “Minacciata e perseguitata”

Olbia, Inseguimento con acido e coltelli: chiesti tre anni per un 53enne
Olbia, Inseguimento con acido e coltelli: chiesti tre anni per un 53enne
Andrea Baragone

Pubblicato il 23 April 2025 alle 12:02

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Olbia. Tre anni di reclusione. È la condanna chiesta dal pubblico ministero al termine della requisitoria che si è svolta ieri presso il tribunale di Tempio Pausania. Al centro del processo un uomo di 53 anni, residente a Olbia, imputato con le accuse di atti persecutori, aggressione e porto ingiustificato di armi e sostanze pericolose. A riportare la notizia è La Nuova Sardegna, in un articolo pubblicato oggi.

I fatti risalgono al 18 ottobre 2024. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe inseguito in auto la sua ex compagna lungo la strada statale 127, cercando di speronarla. La donna, terrorizzata, era riuscita ad avvisare i carabinieri mentre si trovava a bordo con un’amica. L’inseguimento si era concluso nel centro di Olbia grazie all’intervento dei militari, che lo avevano fermato e tratto in arresto.

Durante la perquisizione del veicolo dell’imputato erano stati rinvenuti tre coltelli, una mazza da baseball e bottiglie contenenti acido, alcool e benzina. La donna, già precedentemente minacciata, aveva riferito di essere stata colpita con calci e pugni quella stessa mattina, poco dopo essere uscita di casa. F.M. avrebbe anche simulato un'aggressione con un coltello a serramanico aperto, bloccata solo dall'intervento di alcuni passanti.

Oltre al reato di stalking, l’uomo è accusato di aver portato fuori dall’abitazione oggetti pericolosi senza alcun giustificato motivo. A rendere ancora più pesante il quadro accusatorio ci sono le minacce di morte rivolte alla donna, sia nei giorni precedenti che durante l’arresto: "Non è finita qua, vedrete voi... appena la vedo la lascio per terra", avrebbe detto F.M. secondo quanto riportato nel capo d’imputazione.

La vittima si è costituita parte civile con l’avvocata Cristina Cherchi. La difesa dell’imputato è affidata all’avvocato Paolo Spano. Il procedimento è in corso con rito abbreviato e si avvia verso la conclusione: la prossima udienza è fissata per il 14 maggio, quando prenderanno la parola i legali pe la parte civile.

L’episodio si inserisce in un quadro più ampio e allarmante di violenze contro le donne, un fenomeno tristemente noto, dove casi di femminicidio e persecuzioni da parte di ex partner rappresentano oramai un'emergenza sociale.