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Bianca, Cronaca

La notte dell’aurora boreale raccontata attraverso gli scatti di Antonio Grizzuti

Il racconto del giovane astrofilo

La notte dell’aurora boreale raccontata attraverso gli scatti di Antonio Grizzuti
La notte dell’aurora boreale raccontata attraverso gli scatti di Antonio Grizzuti
Barbara Curreli

Pubblicato il 13 May 2024 alle 09:00

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Sassari. Arriva l'aurora boreale e parte la caccia agli scatti, lo straordinario fenomeno che ha accompagnato un fine settimana emozionante, ha fatto partire una gara per ricercare esperti, appassionati o semplici fotografi che avessero immortalato le onde colorate. Nella ricerca vengono compresi tutti, amici, conoscenti, amici dei vicini e cugini dei cugini, poi arriva il flash, un amico che di astronomia e cieli stellati è un grande appassionato: Antonio Grizzuti, astrofilo e astrofotografo per passione da anni.

Antonio ci racconta le sue foto che condivide con Olbia.it e le emozioni che questi scatti hanno creato. "Da due anni seguo la società astronomica Turritana e con alcuni membri la sera di venerdì abbiamo deciso di recarci nell’osservatorio di Siligo, per scattare un po’ di foto, senza sapere cosa ci aspettasse, il nostro obiettivo era una notte da osservare per le numerose nebulose presenti visto l’arrivo della luna nuova.

Un amico dottorando in fisica nel viaggio verso l’osservatorio ci raccontava che proprio venerdì mattina ci fossero state diverse espulsioni della massa coronale, e succede quando il sole perde alcuni pezzi della sua parte superficiale, le espelle nello spazio, e questo fenomeno crea una forte tempesta geomagnetica." Antonio ancora emozionato aggiunge che proprio questo amico scherzando aveva chiesto ”ti immagini se stasera vediamo l’aurora boreale?" La squadra piazza gli strumenti, e armati di una reflex e diversi smartphone condividono la serata.

"Dopo alcune ore -riprende Grizzuti- verso le 22.30 uno del gruppo corre gridando con grande entusiasmo “Si vede l’aurora boreale," tutti siamo corsi fuori dalla struttura e abbiamo notato un colore rossastro nel cielo, tra fotocamera e reflex abbiamo cominciato a scattare tante foto, trascorsa mezz’ora il fenomeno si è attenuato. Verso mezzanotte cominciamo a vedere dei fasci di luce, all’inizio abbiamo pensato a dei fari da discoteca, in realtà stava riprendendo l’aurora boreale con maggiore intensità e quindi abbiamo ripreso a scattare tantissime foto, si vedevano le classiche bande in movimento nel cielo, il fenomeno è durato per diverse ore e alle tre del mattino il fenomeno era ancora in corso, pur se attenuato."
Antonio che con la sua passione oramai sta diventando esperto spiega che si tratta di un fenomeno molto raro altre nostre latitudini, infatti solitamente è visibile nei paesi scandinavi, in aree vicine al circolo polare artico. "Sicuramente l’intensificarsi dell’attività solare dell’ultimo anno, che si avvicina ad un picco, e l’indebolimento del campo magnetico terrestre hanno creato questa tempesta -spiega il giovane astrofilo- sono grandi eventi, che provocano la visibilità di questo tipo di fenomeno anche a basse latitudini, la tempesta di ieri era molto intensa ed ecco perché abbiamo avuto questa fortuna, si tratta di un evento raro, quasi un unicum, era circa 20 anni che non si vedeva niente di similare, il fenomeno della tempesta solare dovrebbe proseguire qualche altro giorno, pertanto potrebbe capitare di assistere ad altre aurore."

Il racconto di Antonio Grizzuti si chiude con una curiosità: " di sicuro non posso chiudere senza raccontare che alcuni amici appassionati si sono recati in Islanda proprio per assistere all’autora, ma non l’hanno vista, poiché le condizioni metereologiche possono inficiarne anche là la visibilità, mentre noi, stando nel territorio, abbiamo avuto la possibilità di osservarla e tornare a casa con una grande emozione condivisa, di cui questi scatti unici sono la riprova.