La settimana corta a scuola per alcuni è cortissima: il caso degli studenti di Golfo Aranci

Olbia. L'Istituto superiore "Attilio Deffenu" di Olbia ha adottato la "settimana corta", eliminando le lezioni del sabato. Questa decisione, ritenuta, sebbene non da tutti, in grado di migliorare la qualità della vita di studenti e professori garantendo loro un fine settimana più lungo, ha creato sfide impreviste. Il nuovo orario, con lezioni fino alle 14:00, penalizza gli studenti pendolari, specialmente quelli di Golfo Aranci. Il treno delle 14:10 da Olbia, che fino all'anno scorso rappresentava una soluzione ideale, è diventato improvvisamente irraggiungibile.

La distanza considerevole tra l'istituto e la stazione ferroviaria rende impossibile questa corsa contro il tempo che equivale a un'attesa di quasi un'ora per il treno successivo delle 14:50. Con questo nuovo orario scolastico per gli studenti di Golfo Aranci si profilerebbero sei ore di lezione intense, seguite da un'attesa forzata e un rientro tardivo a casa con il pranzo al sacco da consumarsi frettolosamente in attesa del treno. 

Per affrontare il problema, il Dirigente Scolastico Stefano Stacca, a partire dallo scorso 3 ottobre, ha autorizzato l'uscita anticipata alle ore 13:45 per gli studenti pendolari di Golfo Aranci quattro giorni a settimana, nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, e una tolleranza per i ritardi fino alle ore 8:10.

Secondo nostre fonti anche la delegata alla Cultura di Golfo Aranci, Stefania Frau, ha richiesto a Trenitalia una modifica degli orari, non ottenendo per il momento la collaborazione sperata. Nonostante gli sforzi dell'Istituto Deffenu e e quelli dell'amministrazione di Golfo Aranci, Trenitalia non intende apportare nessuna modifica agli orari dei propri treni.

Nel mentre, per gli alunni pendolari provenienti da Golfo Aranci, questa situazione comporta una perdita significativa di tempo di apprendimento: un'ora e un quarto a settimana, equivalente a 41 ore e 15 minuti in un anno scolastico, ovvero quasi sette giorni di scuola.  Sebbene le misure adottate dall'Istituto scolastico dimostrano la volontà di adattarsi alle esigenze dei suoi studenti più svantaggiati logisticamente, evidenziano anche la complessità di bilanciare le esigenze educative con quelle logistiche in un contesto di pendolarismo scolastico. A tal proprosito gli studenti sperano in un dialogo continuo tra scuola, amministrazioni locali e servizi di trasporto, senza che vengano escluse alternative come navette dedicate o modifiche all'orario scolastico, e l'implementazione di programmi di recupero per compensare il tempo perso.