Olbia, alla festa di Sant’Antonio Abate si commemora Guido Cherchi

Olbia. Il primo mese dell'anno porta con sé una festa molto sentita nell'isola, Sant'Antonio: una festa che, tra sacro e profano accomuna e riunisce tutti per delle giornate di festa tra tradizioni, momenti conviviali e sport. 

La festa di Sant'Antonio Abate prende il via con le giornate della novena: a partire da sabato 11 cominciano anche le manifestazioni sportive. Sabato mattina a partire dalle 10 si terrà il Torneo di calcetto a squadre, Memorial dedicato a Guido Cherchi, il Vigile del Fuoco prematuramente scomparso nel maggio del 2022.

Cherchi era originario di Benetutti e dopo un periodo a Buddusò, dove aveva lavorato nelle cave e dove aveva trovato l'amore della sua vita, aveva allacciato strette le scarpette e giocato nell'Ozierese, sempre nel ruolo di mediano militando anche in serie D. Da anni risiedeva a Olbia, dove ha prestato servizio come Vigile per diversi anni, dopo la parentesi a Milano. A lui dedica un prezioso ricordo il suo amico, ora Priore di Sant'Antonio, Roberto Santoni, originario di Orotelli che ne traccia un profilo ben definito: "un uomo corretto, a modo, pacato, un grande sportivo".

"Il torneo vedrà coinvolte 4 squadre: Barbagia, Goceano, Logudoro e Gallura, parteciperanno numerosi calciatori anche professionisti, tante persone che conoscevano Guido e anche tanti suoi ex compagni di squadra. Il torneo si giocherà nei campi di calcetto in via Saturno, questa è la settima edizione di un torneo che nelle ultime due edizioni è diventato un evento in memoria del vigile che dello spirito di squadra ha fatto il suo credo".

"Guido per me era un amico stimato, sempre sorridente e disponibile, - prosegue Santoni - era un'appassionato giocatore, educato dentro e fuori dal campo, mai sentita una parola fuori posto, è stato uno dei membri del comitato promotore del torneo di calcio Sant'Antonio, tra i primi a portare i suoi amici e compagni dalle squadre del Goceano".

Il priore Santoni ricorda le sue origini, arriva da Orotelli ed il suo amico Guido, appassionato di cronaca nera, gli aveva raccontato divertito del bar S'iffurcau che si trova nella strada tra Nuoro e Macomer, una tappa obbligata di Cherchi quando si spostava in quelle zone dell'isola. Puntualmente Cherchi gli ricordava: "mi raccomando quando passi salutami gli amici de S'infurcadu", era rimasto colpito dal luogo e dall'ospitalità ricevuta. Santoni stesso ricorda che si divertivano a condividere questi momenti di passaggio anche con una foto scattata proprio lì davanti.