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Olbia, il PD chiede una modifica del regolamento Tari: la mozione

I consiglieri del Partito Democratico depositano il documento

Olbia, il PD chiede una modifica del regolamento Tari: la mozione
Olbia, il PD chiede una modifica del regolamento Tari: la mozione
Camilla Pisani

Pubblicato il 23 September 2024 alle 12:27

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Olbia. Il consigliere comunale Gianluca Corda, insieme alla capogruppo Ivana Russu e ai colleghi del Partito Democratico, ha presentato una mozione per modificare il Regolamento della TARI del Comune di Olbia. La proposta mira a escludere dal calcolo del tributo i membri del nucleo familiare domiciliati altrove per motivi di studio, estendendo i benefici già previsti per lavoratori e volontari. L'iniziativa si basa su regolamenti adottati in altri comuni italiani, come Cagliari e Assemini, e intende applicare l'esclusione a partire dal 1° gennaio 2025.

"L’art. 15 del suddetto Regolamento disciplina le modalità del calcolo degli occupanti le utenze domestiche e che prevede la determinazione per il calcolo del tributo che 'il numero degli occupanti è quello del nucleo familiare risultante all’Anagrafe del Comune'. Più nello specifico il comma 2 prevede le possibili situazioni di esclusione dal calcolo del nucleo per la determinazione dell’importo, nello specifico che 'Sono considerati presenti nel nucleo famigliare anche i membri temporaneamente domiciliati altrove. Nel caso di servizio di volontariato o attività lavorativa
prestata all’estero e nel caso di degenze o ricoveri presso case di cura o di riposo, comunità di recupero, centri socio-educativi, istituti penitenziari, per un periodo non inferiore all’anno, la persona assente non viene considerata ai fini della determinazione della tariffa, a condizione che l’assenza sia adeguatamente documentata'. In riferimento alle situazioni di esclusione, ho (e abbiamo) ricevuto numerose segnalazioni arrivate da più famiglie, i cui nuclei famigliari risultano composti da figli temporaneamente domiciliati altrove perché frequentanti l’università in altre città dell’Isola e della Penisola, con regolare contratto che attesta il pagamento in quei comuni del tributo sui rifiuti e che in città sono residenti un gran numero di giovani attualmente domiciliati come studenti fuori sede in altre città" recita il testo protocollato.

La richiesta di modifica al regolamento Tari viene così giustificata: "dall’esame di numerosi Regolamenti sul tributo dei rifiuti anche di comuni della Sardegna, ad esempio Cagliari, Assemini, Sant’Antioco, Iglesias; oltre che della Penisola, come sempre a titolo di esempio Termoli e Ragusa, risulta che nei loro Regolamenti sulla tassa dei rifiuti, viene esplicitata la possibilità di non considerare ai fini della determinazione della tariffa i membri temporaneamente domiciliati altrove anche per attività di studio (si legga l’art.19 c.2 del Comune di Cagliari) oppure una 'agevolazione del 20% della parte variabile della tariffa per le famiglie che comprendono nel proprio nucleo familiare uno studente universitario fuori sede' con determinate condizioni legate alla frequenza regolare e alla titolarità di un contratto di affitto (si legga l’art. 14 del Regolamento del Comune di Assemini).
Pertanto, vista la norma che prevede che siano i Comuni ad approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva entro il termine del 30 aprile di ciascun anno (c.d 'sganciamento TARI'), chiediamo al Presidente del Consiglio, al Sindaco, alla Giunta e alle Commissioni consigliari competenti di impegnarsi a A modificare a partire dal 1° gennaio 2025 il Regolamento per la disciplina della TARI (Tributo sui rifiuti) del Comune di Olbia, con l’ampliamento all’art.15 comma 2, tra le possibili situazioni di esclusione dal calcolo del nucleo per la determinazione dell’importo, anche quella dei motivi di studio fuori sede e quindi di tutti gli studenti frequentanti l’università in altro Comune, in possesso di regolare contratto che preveda il pagamento del tributo nello stesso. Naturalmente, previa verifica da parte dell’Ufficio Tributi della effettiva sussistenza delle condizioni. Chiederemo, inoltre, durante il dibattito in aula, la possibilità di introdurre delle forme di rimborso, compatibilmente con il bilancio comunale, già dall’anno in corso, viste le imminenti scadenze della TARI per l’anno 2024". A firmare la mozione, oltre a Gianluca Corda, i consiglieri del Partito Democratico Ivana Russu, Antonio Loriga, Maddalena Corda, Rino Piccinnu e Stefano Spada.