Wednesday, 19 February 2025
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Pubblicato il 17 February 2023 alle 12:50
Olbia. La redazione di Olbia.it è stata contattata dalla signora Maria Domenica Zicconi, la quale ha voluto raccontare la storia della sua famiglia, a partire dagli anni '50. Questa è una richiesta di aiuto, un urlo disperato seguito dalla volontà di rendere pubblico quanto segue. La donna da parecchi anni non ha una casa ed insieme a suo figlio vengono spesso ospitati da amici.
Racconta Maria Domenica: "Tutto è iniziato nel 1958 quando il Comune di Olbia ha dato in locazione alla mia famiglia, una casa minima all'angolo tra via Delle Vigne e via Petrarca, a due passi da via Roma e davanti al lungomare. Il contratto era stato firmato da mio padre e dal giorno quello è sempre stato il luogo di residenza della nostra famiglia. Passano gli anni, la mia famiglia si allarga e continuiamo a vivere lì io, mio marito, i miei figli e i miei genitori, questi ultimi poi scomparsi".
Un luogo di ricordi ma anche di tanta sofferenza: "Con il tempo ci sono stati dei problemi in famiglia e circa 13 anni fa la casa è stata resa inagibile. All'epoca sono intervenuti i vigili urbani, il Comune e gli assistenti sociali, oltre alla De Vizia che ha portato via della roba accumulata in casa da terze persone. Dal 2010 io non vivo più lì e con mio figlio abbiamo trovato una soluzione temporanea, ma di fatto siamo senza un tetto, giriamo per Olbia senza avere un luogo dove passare le giornate e io - prosegue Maria Domenica - porto con me le ceneri di mia mamma, per legge queste hanno una residenza, ovvero quell'abitazione nella quale sono stata con mia madre, perchè lei pagava l'affitto, ma in quella casa da tempo non ci abita più nessuno".
Il problema delle case abbandonate, libere di essere occupate da chiunque: "Percepisco il reddito di cittadinanza, che tra non molto leveranno, come farò poi se già così non riesco a vivere? Per vari motivi né io né mio figlio lavoriamo, la nostra volontà è quella di tornare ad avere un tetto, quello di via Pier delle Vigne, la casa dove siamo cresciuti ed abbiamo abitato fino a 13 anni fa, prima che diventasse inagibile. Quella casa a due passi dall'ex mattatoio è stata chiusa, finestre e porte murate, ma prima di essere sigillata entravano tante persone come spesso accade nelle case abbandonate. Sono in contatto con chi si è occupato della mia situazione e mi è stato riferito che l'intenzione è quella di buttare giù tale casa. Ci sono diversi lavori da fare nella casa, sia interni che esterni, per renderla abitabile e a norma di legge, ma non sembra più una priorità dato che la si vuole far crollare".
"Vorrei solo dare una giusta posizione alle ceneri di mia mamma e non dovermela portare in giro per la città, vorrei vivere come tutti meritano, con un tetto sopra la testa per me e mio figlio. Il mio appello è quello di avere anche solo un piccolo spazio dove abitare, anche se vorrei tanto ritornare dove ho vissuto fino a non troppi anni fa, ma in alternativa mi basterebbe un camper, una roulotte. Cerco risposte, sono arrabbiata e delusa, vorrei sapere perchè l'intenzione è di buttare giù la casa di via Delle Vigne quando come me ci sono tante persone che non hanno un posto dove stare".
A riguardo noi di Olbia.it abbiamo contattato l'Assessorato alle Politiche Sociali, ma senza ricevere risposte. La redazione ha ritenuto comunque opportuno ascoltare e rendere pubblica una situazione che va avanti da tempo, nella speranza che presto venga risolta. Olbia.it continuerà a seguire la vicenda, restando naturalmente a disposizione per accogliere eventuali repliche anche da parte dello stesso Assessorato alle Politiche Sociali.
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