Olbia. Dai campi di gara al Quirinale, una richiesta per far conoscere, partendo da questo ambito sportivo al Presidente della Repubblica Mattarella, la situazione di un giovane atleta sardo che combatte contro una rarissima malattia, la sindrome di Perrault, sensibilizzando ancora una volta sul tema della salute, dell'inclusione, della solidarietà e collaborazione. Il giovane si è sottoposto recentemente ad un delicatissimo intervento chirurgico che dovrebbe consentirgli di migliorare la sua mobilità, per cui lotta anche grazie al rapporto di simbiosi con il suo prezioso amico a quattro zampe.
"Illustrissimo Presidente, - comincia così la lettera scritta e indirizzata dalla mamma di Fabrizio Pinna, (campione italiano di ParAgility) la signora Francesca Cavassa racconta a Sergio Mattarella - mi permetto di scriverle per portare alla Sua attenzione una realtà straordinaria che incarna al meglio i valori di inclusione, sport e determinazione: il ParAgility. Si tratta di una disciplina sportiva straordinaria che unisce atleti con disabilità e i loro cani in un percorso di abilità e sintonia, unici nel panorama sportivo".
"Tra i suoi protagonisti c'è Fabrizio Pinna, giovane atleta di Olbia che con grande impegno e passione, è riuscito a conquistare il titolo di campione italiano di ParAgility. Il suo straordinario percorso sportivo è una testimonianza vivente di come lo sport possa abbattere le barriere, creare opportunità e andare a rafforzare il legame tra uomo e animale, regalando così nuova autonomia e fiducia a chi affronta pesanti sfide quotidiane".
"Sarebbe un onore e un grande segnale di attenzione per l’intera comunità se Fabrizio potesse essere ricevuto da Lei al Quirinale. Un incontro con il nostro Capo di Stato rappresenterebbe un momento di grande valore simbolico non solo per lui, -prosegue la lettera- ma per tutte le persone affette da disabilità che trovano nello sport un’opportunità di crescita e di riscatto",
- e, conclude la missiva - confidando nella Sua grande sensibilità e nel Suo costante impegno per i temi dell’inclusione sociale, resto in attesa di un riscontro, con la speranza che questa realtà possa trovare il giusto spazio anche a livello istituzionale".