Olbia. La Gallura raccontata attraverso un pezzo di storia nei suoi territori tutti da riscoprire, ecco che la Tv procederà oggi alla messa in onda de "Il muto di Gallura", in prima serata alle 21.10 su Rai storia, al canale 54, un film che racconta un capitolo intenso e affascinante della storia del nord Sardegna.
Ambientato nella Gallura di metà Ottocento, ruota intorno alla faida che ebbe luogo tra le famiglie Vasa e Mamia, che causò la morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu (Andrea Arcangeli) è un personaggio realmente vissuto. Sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione, Pietro Vasa che lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida.
Lo Stato e la Chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore mentre le due fazioni si consumano a vicenda. Quando le paci di Aggius determinano la fine della faida, Bastiano sembra aver trovato anche la pace interiore nell’amore corrisposto per la figlia di un pastore. Ma in un mondo violento e superstizioso, che già da bambino lo additava come figlio del demonio, Bastiano non può essere assolto.”
La regia è di Matteo Fresi, nel cast sono presenti anche Marco Bullitta, Giovanni Carroni, Syama Rayner, Aldo Ottobrino, Fulvio Accogli, Nicola Pannelli, Andrea Carroni, Fiorenzo Mattu, Felice Montevino, Roberto Serpi, Francesco Falchetto, Stefano Mereu, Noemi Medas, Adele Armas, Nicolò Staffa. Prodotto da Fandango con Rai Cinema, con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission, il film è distribuito da Fandango Distribuzione.
Il territorio della Gallura viene celebrato attraverso le numerose scene che riprendono diversi territori: molte scene sono state girate nelle campagne del territorio di Aggius e dei loro stazzi, uno dei quali è stato scelto per ospitare “l’Avru”, In particolare si riconoscono i panorami dei monti granitici del borgo, Monte Fraili e la Valle Della Luna, l’Agriturismo Il Muto di Gallura e la Chiesa di San Pietro di Ruda
La meravigliosa roccia di Monte Pulchiana, il monolite che si erge nel territorio di Tempio Pausania, fa da sfondo ad alcune scene del film, così come alcune scene sono state girate all’interno della Chiesa di Sant’Antonio e nelle campagne ai piedi del Limbara. La piazza pubblica dove si svolgevano le esecuzioni pubbliche è stata ambientata nel chiosco dell’antico Convento francescano di Calangianus, oggi sede del Museo del Sughero.
Il torrente nel quale Bastiano e Gavina si fanno il bagno insieme è il fiume Coghinas nel territorio di Santa Maria Coghinas, precisamente lungo la spiaggetta nei pressi dello stabilimento termale di Casteldoria. La Chiesa di San Paolo eremita di Monti è la location scelta per la rappresentazione della rappacificazione tra la famiglia dei Vasa e quella dei Mamia. Sono state girate diverse scene al Parco archeologico di Baldu e Santu Stévanu (le rocce dove tra le quali si nasconde Antonio Mamia), e presso lo Stazzu Alíasa.
Le scene finali del film sono state girate tra le affascinanti rocce di Capo Testa nel comune di Santa Teresa Gallura, le uniche vicino al mare. Un vero e proprio omaggio alla Gallura, che merita di essere riscoperto.