Olbia -
Quaranta minuti di fulmini, saette, pioggia a catinelle e persino grandine. Non è la Nuova Guinea e nemmeno l'India monsonica: siamo ad
Olbia, nel mezzo del Mediterraneo, e questo è il
clima che cambia. Non che il Mediterraneo non abbia mai visto temporali estivi, ma la
quantità di elettricità riversata nei pochi minuti di "tempesta" appena passata ha qualcosa in sè di
straordinario. Epicentro della "tempesta" è stato il quartiere di
Tannaule: per 40 minuti abbondanti, la zona dell'Ospedale nuovo, con i suoi condomini e la sua campagna, è stata letteralmente i
l bersaglio preferito dell'elettricità. I fulmini "caduti" a ridosso delle case sono stati più di una
decina e hanno messo a dura prova la tenuta dei sistemi elettrici e degli antifurti, i quali - in molti casi - sono scattati risuonando a gran voce. Nonostante tutto, Tannaule ha retto bene alla furia elettrica del temporale - al contrario di via Veronese dove è mancata la corrente. Altro elemento caratterizzante del pomeriggio "tempestoso" è stata l'
acqua: non una timida pioggerillina estiva, ma vere e proprie "
secchiate" che si sono fatte sentire in particolare nel centro storico della Città.
La pioggia, per alcuni secondi interminabili, si è persino tramutata in chicchi piuttosto grossi di grandine. Fortunatamente, l'elevata temperatura al suolo ha evitato che la tempesta si trasformasse in un nubifragio di ghiaccio. Per il resto, la città ha retto piuttosto bene. I Vigili del Fuoco di Olbia non hanno fatto interventi al di fuori della loro routine. La tempesta ha scaricato tutta la sua carica elettrica in periferia, risparmiando - così - il resto della città. (Foto: il cielo di Tannaule poco dopo la fine della tempesta e le case baciate dal sole)