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Telti, il premio Vittorio Inzaina attraverso i ricordi di Masala e Budroni

La voce di Vittorio Inzaina nei ricordi del sax di Paolo Masala e Giovanni Budroni

Telti, il premio Vittorio Inzaina attraverso i ricordi di Masala e Budroni
Telti, il premio Vittorio Inzaina attraverso i ricordi di Masala e Budroni
Barbara Curreli

Pubblicato il 25 August 2024 alle 10:00

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Telti. Il premio Vittorio Inzaina apre le porte alla seconda edizione, un'edizione che si amplia, si perfeziona e si racconta partendo dalle origini, con un pensiero e un ricordo approfondito a colui che ha ispirato la manifestazione. 

La conferenza stampa tenutasi presso la Biblioteca di Telti ha presentato il programma della seconda edizione del Premio legato e collegato al concorso canoro che funge da vetrina, da apripista per tanti giovani talentuosi isolani, promettenti figure dello scenario musicale. 

In questo contesto non potevano mancare due figure che sono legate a doppio filo alla manifestazione e ai suoi protagonisti, presenti e passati, due illustri maestri, due grandi musicisti che con le note e gli strumenti hanno appassionato intere generazioni facendole sognare, cantare ed emozionare, portando alcuni di loro, oltre il sogno a una realtà fatta di palchi, Festival e tour.

La conferenza stampa di ieri a Telti è stata animata, tra gli altri, dal Maestro Giovanni Budroni, direttore artistico del Premio Vittorio Inzaina e dal Maestro Paolo Masala, noto Paoluccio, che in questa edizione ritirerà il premio isola In...cantata, i due hanno consentito alla stampa presente di rivivere la storia di Vittorio Inzaina, raccontata tra ricordi e aneddoti che hanno permesso anche ai più giovani di conoscere questa figura, ricordare i grandi artisti del passato, passando per figure note del mondo dello spettacolo. 

Paolo Masala parte dalle origini quando si trovò di fronte un giovanissimo Vittorio che gli chiese di poter fare delle serate con lui e il suo gruppo, siamo all'inizio degli anni '60 e lui, Paolo, talent scout per vocazione si rese subito conto delle potenzialità del ragazzo, su cui c'era da lavorare, ma sicuramente la base da cui partire era valida. A quel tempi Masala suonava il sax anche con il Grande Gianni Ravera, e portava in giro per la Sardegna anche il giovane Vittorio, il tempo passò e lui si rese conto del favore del pubblico, conquistato anch'esso da una voce limpida, nuova e cristallina. 

A quel punto fu naturale per Masala proporre a Vittorio di iscriversi al concorso canoro, (Festival di Castrocaro), concorso per cui si dovettero adoperare e impegnare oltremodo, poiché l'Orchestra Casadei esigeva che ci fossero le musiche scritte per ognuno degli elementi, dei componenti, e dunque lo stesso Masala scrisse a mano quanto necessario. La canzone "Adesso no" ottenne la vittoria, non fu necessario neanche farlo esibire con il secondo brano, e tra l'approvazione generale ci fu anche quella di Ladislao Sugar, il suocero di Caterina Caselli, che lo accolse nel suo gruppo e lo fece partecipare a tanti eventi anche con Gigliola Cinquetti, con la quale, ricordano i presenti, ci sono tante fotografie, Sugar era un grosso editore musicale, a quell'epoca tra i più grandi. 

Dal palco come cantante a figura che diffondeva la musica, un grande messaggero della musica della Sardegna, una figura che ha dato lustro a Telti e all'intera Sardegna, lui che fu il primo sardo ad accedere 60 anni or sono al Festival di Sanremo, portando la sua voce in tutte le case e nei locali della famosa Milano da bere, questa la figura di Vittorio Inzaina.

Il maestro Paolo Masala ricorda il rigore con cui venivano scelte le nuove potenziali voci, e in contrapposizione con il suo modus operandi cita l'altra importante figura legata a questo premio, a questa rassegna, il Maestro Giovanni Budroni, direttore artistico del Premio Vittorio Inzaina, ma anche figura a cui ha ceduto il testimone per l'organizzazione di un altra importante manifestazione, che negli anni ha avuto alti e bassi e ritorna oggi sotto le luci della ribalta "il Cantabimbo", proprio dal 1975 Giovanni Budroni si occupò di gestire questa rassegna. 

Il maestro Budroni si è occupato per 3 stagioni di Voci di note festival, concorso collegato con la selezione "una voce per Sanremo", i primi classificati avevano l'accesso alle selezioni per Sanremo. La pandemia ha poi interrotto queste manifestazioni, e con la ripresa della quotidianità una telefonata di Matteo Sanna ha messo in movimento l'organizzazione per realizzare ciò che oggi conosciamo come Premio Vittorio Inzaina. 

Se la prima edizione pareva partire in sordina, -ricorda Budroni - il successo ottenuto ci ha fatto riflettere sulla presenza dei bambini al premio stesso, ecco dunque il momento in cui riparte l'idea di coinvolgere le voci giovani, i futuri cantanti, le promesse per il concorso e il premio Vittorio Inzaina del domani, si è voluta dunque associare al concorso, la rassegna con i bambini. 

"Vogliamo dare una possibilità a tutti, fargli assaporare la polvere del palcoscenico, -ricorda Budroni,- i primi tre finalisti hanno la possibilità di poter essere presentati alle selezioni Rai di Sanremo giovani, dai 16 anni in su, secondo il nuovo regolamento. Ciro Barbato potrà scegliere anche coloro che hanno le caratteristiche per accedere a Casa Sanremo, andare al Pala Fiori e accedere al Palco Suzuki dove vengono presentati gli artisti internazionali provando dunque anche delle forti emozioni musicali.

"Le esibizioni quest'anno saranno ulteriormente curate poiché effettuate con un service di alto livello e inoltre ci sarà la presentazione delle canzoni più famose di Vittorio con una versione rimaneggiata, -specifica Budroni- resa più moderna e con diversi arrangiamenti (effettuati da Giantore Budroni) che le rendono ancora attuali in versione pop, jazz, anche funk. 

Si attende dunque questa nuova, seconda, giovane edizione, ma già promettente, che porterà sul palco la fame, la passione per note, spartiti, pentagrammi ed emozioni che solo la musica può trasmettere, e per il resto, "Si vedrà," come cantava lo stesso Vittorio.