Sunday, 16 March 2025
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Pubblicato il 16 March 2025 alle 08:43
Calangianus. Le eccellenze sarde sui prodotti del territorio isolano si fondono con altre culture in un incontro che in questo fine settimana celebra oltre i prodotti anche le donne imprenditrici dell'isola.
L’arte del pane, le eccellenze del territorio, una sfida tra maestre panificatrici provenienti da tutto il mondo: Marocco, Cina, Romania e Polonia, per citare alcune nazioni di provenienza, unite dalla maestria e dalla tecnica di decorazione nell'eccellenza della panificazione, da quello artistico, fino a quello dolce e il pane comune. Il World Bread Masters 2025, realizzato con il contributo del comune di Calangianus, insieme a Mirtò, va in scena in questo fine settimana al Museo del Sughero del centro gallurese. Un evento che prosegue la tradizione degli appuntamenti di Mirtò legati ai borghi e la cultura del pane, inaugurati con la prima biblioteca didattica dedicata alla cultura enogastronomica sarda a Nuchis.
Il Museo del Sughero di Calangianus ospita l’evento, molto atteso in Gallura e in tutta la Sardegna, il primo master mondiale tra artiste della panificazione, secondo le rispettive tradizioni, e un progetto che porta impresso il segno identificativo di Mirtò: che si inserisce all’interno del programma “I borghi delle bacche di mirto”, con la preziosa collaborazione del comune di Calangianus, per la valorizzazione della realtà gallurese e la creazione di eventi che fungano da attrattori verso luoghi di grande bellezza naturalistica e patrimonio dell’intera Sardegna.
Nella giornata di ieri si è svolto il laboratorio del pane, con le dimostrazioni del pane Master Bread e la dimostrazione dal vivo delle tecniche di panificazione. Nel pomeriggio si sono svolte le prove con la tecnica di decorazione. “La panificazione nel Marocco è simile a quella della Sardegna, facciamo una lunga lievitazione tutta la notte, con il lievito madre si fa il pane al forno, ma qui abbiamo fatto anche una dimostrazione del pane in padella. Cerchiamo la farina naturale, per valorizzare i nostri prodotti – spiega Wardia Abouatia dal Marocco -. Il pane è fondamentale nella nostra alimentazione, dal salato a quello dolce. Molti di noi lo fanno ancora in casa”.
Il grano, la farina, fino al pane, valorizzando le tradizioni di un popolo che si riconosce nell’arte antica della panificazione. Le categorie in gara hanno incluso: pane tradizionale, per onorare le ricette classiche tramandate nel tempo; pane innovativo, per chi ama sperimentare e proporre nuovi sapori; pane dolce, dedicato alla raffinatezza e alla delicatezza dei sapori dolci; pane artistico, per trasformare il pane in arte, con opere interamente commestibili e abbinate a una varietà di pane dolce. Il Comune di Calangianus si è fatto promotore di questa straordinaria occasione di confronto e promozione di un’arte antica, capace di unire i territori intorno alla tradizione e la maestria, in un progetto che punta a raccogliere altre culture della panificazione. Un vero e proprio master mondiale dell’arte della panificazione.
Un altro protagonista della giornata è stato il tartufo di Laconi. Nel pomeriggio si è svolta una masterclass denominata “Gioielli di Sardegna”, con il prezioso prodotto dell’isola, una tradizione emergente ma già consolidata, accompagnata da un abbinamento con degustazione dei vini della Gallura e del Sarcidano. “Un evento che ho sposato con entusiasmo, perché può far conoscere una eccellenza sarda come il tartufo, che sta emergendo in questo momento e che ha bisogno di essere valorizzata e conosciuta per la sua versatilità, con l’abbinamento a piatti particolari – spiega Attilia Medda, delegata Ais (Associazione italiana sommelier) Gallura -. Il vino in questo caso diventa protagonista, con abbinamenti che si sposino con il prodotto, per valorizzare il tartufo in abbinamento con vini espressione del territorio e in relazione a qualcosa di particolare, in grado di restituire esperienze uniche”. Tra i vini protagonisti della degustazione uno spumante Metodo classico, vermentini di Gallura e di Sardegna,Cannonau Doc e Igt Colli del Limbara.
Federica Carta rappresenta l’azienda del tartufo di Laconi, “L’isola dei sapori” della zona di Santa Sofia. Il loro prodotto è il tartufo fresco che è stato utilizzato nei menù. Un’azienda agricola nata nel 2016, specializzata nella raccolta e trasformazione del tartufo fresco fino alla vendita, con diverse tipologie: da quelloestiva (il tartufo nero estivo), fino a quelli caratteristici del periodo invernale, come il tartufo bianchetto e il tartufo nero pregiato. “La qualità del tartufo sardo è altissima, noi siamo raccoglitori, con la prima scelta, il tartufo fresco, che è destinata allavendita diretta a privati: ristoranti, hotel e resort, oltre allo shopping on line – spiega Federica Carta -. Con la seconda scelta procediamo alla trasformazione, facciamo le creme, nella linea pura al 100 per cento di tartufo e con l’olio extravergine. Il tartufo si sposa con il pane artigianale, che ne risalta il sapore, in purezza è ottimo, si tratta di due eccellenze unite nel contesto gastronomico sardo. Siamo felici che Mirtò abbia scelto il nostro prodotto, abbinandolo a una esibizione di questa importanza”.
I piatti che hanno valorizzato il tartufo, per la degustazione organizzata dagli chef di Mirtò, sono stati quattro differenti tipi di tartine: una con il battuto di manzo al coltello con il tartufo, la mazza frissa, una tartlet con pere, pecorino, nocciola e tartufo e un’altra con carciofo e patate emulsionate al tartufo. Poi un risotto al vermentino e tartufo nero.
“Il tartufo valorizza e aumenta il gusto di quello che viene proposto, sono i nostri prodotti sardi, che accompagnano e amplificano i sapori – sottolinea Rosalia Addis, chef di Mirtò -. Il World Bread Masters è stata anche una finestra per far conoscere tutti i prodotti di eccellenza dell’isola in un evento di livello internazionale, con l’auspicio di far conoscere questi prodotti anche al di fuori della Sardegna”.
Il campionato mondiale del pane è stata un’occasione straordinaria per celebrare l’arte della panificazione, unendo tradizione e innovazione, celebrandolo come simbolo di cultura e passione. Un evento nell’evento, visto che il World Bread Masters è andato in scena in contemporanea con la quinta prova del campionato nazionale di biliardo. Una delle donne del biliardo protagoniste con la stecca è Nerella Muzzi. “Ho il circolo del biliardo a Calangianus, mi sono appassionata a questo sport e organizziamo gli eventi con la collaborazione del Comune di Calangianus, che ospita questo grande appuntamento all’Expò, una struttura splendida – spiega -. La mia passione è nata accompagnando Paolo Scaramuzzi, il mio compagno, con cui ho condiviso questa esperienza. Calangianus è ora un punto di riferimento per questo sport a livello nazionale e internazionale”.
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