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Due professionisti olbiesi nel nuovo Consiglio diocesano per gli Affari Economici

Nuovo Consiglio per gli Affari Economici della Diocesi di Tempio Ampurias

Due professionisti olbiesi nel nuovo Consiglio diocesano per gli Affari Economici
Due professionisti olbiesi nel nuovo Consiglio diocesano per gli Affari Economici
Patrizia Anziani

Pubblicato il 08 November 2024 alle 10:00

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Olbia. La Diocesi di Tempio-Ampurias si rinnova con la nomina del nuovo Consiglio per gli Affari Economici, che vede una significativa presenza olbiese tra i suoi membri. Il Vescovo monsignor Roberto Fornaciari ha ufficializzato, attraverso un decreto della Curia Vescovile, la composizione del nuovo organismo che lo affiancherà nelle decisioni economiche dei prossimi cinque anni.

Tra i sette membri nominati, spicca la presenza di due noti e stimati professionisti olbiesi: la commercialista Gabriela Savigni e l'avvocato Egidio Caredda che porteranno la loro esperienza e competenza al servizio della diocesi.

Completano la nuova squadra al servizio del vescovo Don Antonio Romolo Fenu, Don Gabriele Galleri, il ragionier Costanzo Rossi di Calangianus, l'architetta Paola Lattuneddu di Tempio Pausania e il dottor Luigi Macchiola di Castelsardo.

Il nuovo Consiglio, insieme al Collegio dei Consultori, rappresenta un organo fondamentale per il governo economico della diocesi. Come previsto dal Codice di Diritto Canonico, il suo coinvolgimento sarà necessario per tutte le decisioni economiche di particolare rilevanza, con funzioni che possono essere sia consultive che vincolanti.

"La trasparenza e la responsabilità nella gestione delle risorse diocesane sono principi fondamentali", ha sottolineato monsignor Fornaciari, rimarcando come queste nomine si inseriscano nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II e dalle normative canoniche vigenti.

Il Consiglio avrà il compito di vigilare sulla corretta amministrazione dei beni della diocesi, garantendo una gestione oculata e conforme alle disposizioni della Chiesa. La presenza di professionisti provenienti da diverse aree del territorio diocesano, con particolare riferimento alla componente olbiese, assicura una rappresentanza equilibrata delle diverse realtà locali.