Saturday, 21 December 2024
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Pubblicato il 07 July 2024 alle 09:00
Olbia. Goletta verde termina il giro nell'Isola e vengono pubblicati i dati relativi alla qualità delle acque. In Sardegna il 21% dei punti campionati lungo le coste risulta fuori da limiti. Dei 29 campioni esaminati, 6 sono risultati fuori dai limiti alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 3 punti sono stati giudicati fortemente inquinati (spiaggia Calamosca, a Cagliari, foce corso d’acqua ad Alghero, foce rio Cuggiani a Valledoria), in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati, e 3 i campioni che hanno avuto il giudizio di inquinato (foce del fiume Cedrino a Orosei, foce rio Foxi a Quartu Sant’Elena, Bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis ad Alghero).
I risultati sono stati presentati durante la conferenza stampa a bordo di Goletta Verde che ha visto intervenire Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde e segreteria nazionale Legambiente, Marta Battaglia, presidente Legambiente Sardegna, Giorgio Querzoli, responsabile Comitato scientifico Legambiente Sardegna, Elena Casu, Ufficio Presidenza Legambiente Sardegna e coordinatrice regionale campionamenti Goletta Verde, Cristina Dessole, vicepresidente Circolo Gallura e Daniele Nurra Tenente di vascello e Responsabile sezione operativa della Capitaneria di Porto di Olbia e Polizia Marittima.
“I dati del monitoraggio di Goletta Verde lungo coste italiane confermano, ancora una volta, che nel nostro Paese esiste un problema cronico nel sistema di depurazione delle acque – dichiara Mattia Lolli,- si continua a denunciare delle criticità che anno dopo anno continuano a non essere risolte. Le foci dei fiumi sono i punti da attenzionare, perché spesso rivelano la presenza di scarichi illegali o non adeguatamente depurati. Le istituzioni devono iniziare a investire sull’efficientamento del sistema di depurazione, non possiamo più rimandare”.
“Quest’anno le analisi di Goletta Verde hanno rilevato un leggero peggioramento rispetto allo scorso anno, e il punto di Calamosca è risultato fortemente inquinato – dichiara Marta Battaglia- questo dato ci preoccupa: Calamosca è una delle spiagge più frequentate dai cagliaritani: bisogna capire le cause di questo risultato e cercare insieme alle istituzioni delle soluzioni rapide e concrete. Inoltre, le foci dei fiumi continuano a rappresentare una criticità per la nostra isola: il Rio Foxi e il Rio Cuggiani ormai sono punti che anno dopo anno risultano inquinati mentre i punti ad Alghero San Giovanni, nonostante lo scorso anno fossero migliorati, riconfermano una storia di inquinamento che merita più attenzione soprattutto per la connotazione cittadina delle spiagge interessate.
Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevendendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue.
È proprio quest’ultima la parte del ciclo su cui si concentrano le campagne di Goletta Verde e Goletta dei Laghi. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità, in parte a costruire nuove infrastrutture ove prima mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Sardegna, in particolare, sono 4 gli interventi ammessi a finanziamento. In particolare, 3 di questi interventi andranno ad agire su situazioni in infrazione (l’adeguamento dello schema fognario depurativo a Castelsardo-Lu Bagnu, i lavori alla rete fognaria nel comune di Quartu Sant’Elena, che ci auguriamo abbiano conseguenze positive anche sulla contaminazione del Rio Foxi, e lavori al depuratore di Sorso), mentre uno in particolare, è dedicato a un tema rilevante, specialmente per fronteggiare le sempre più frequenti situazioni di scarsità idrica, ossia quello del riuso delle acque reflue a fini irrigui, per il cui scopo verrà adeguato l’impianto di depurazione di Is Arenas in provincia di Oristano.
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