Wednesday, 15 January 2025
Informazione dal 1999
Pubblicato il 15 January 2025 alle 08:54
Olbia. UGL Chimici-Energia con una missiva inviata a e-distribuzione S.p.a. ha voluto rappresentare il disagio vissuto dai Lavoratori del Nord Sardegna, che non cambia nel resto della regione, dove risulta percepibile la tensione nei posti di lavoro guardando semplicemente intorno alle persone e, rilevando il silenzio assordante di Enel, si evince una volta di più che l’ultima riorganizzazione da noi ampiamente criticata continua a produrre continuamente i suoi effetti negativi sui malcapitati Lavoratori sempre più sull’orlo del collasso psicofisico.
In prima linea fra questi ci sono, con assoluta certezza, gli Operai e i Tecnici reperibili, persone che con il loro agire quotidianorappresentano l’Azienda sul territorio in termini di presenza concreta, immagine del Gruppo Enel e di “e-distribuzione” ma, principalmente, la rappresentano anche per responsabilità la garanzia nella continuità del servizio ai clienti e si occupano dellasicurezza degli impianti.
Eppure, nonostante le nostre innumerevoli denunce a cui abbiamo dato corso in questi ultimi anni, le continue rassicurazioni aziendali, si persiste incuranti a tergiversare senza soluzioni adeguate: in queste condizioni, il turno di reperibilità resta un supplizio quasi disumano nei confronti dei Lavoratori sotto il profilo psicofisico con ripercussioni anche nella sfera extra lavorativa e familiare.
Le problematiche non sono decisamente mutate in tutto questo tempo ma peggiorano e i segnali sono evidenti; principalmente si tratta di carenze umane e strutturali, che si trasformano in un elevato numero di ore di straordinario con interventi senza sosta dove le uniche decisioni o scelte aziendali risultano inappropriate o incomprensibili, lo dimostrano la lunga successione di disservizi avvenuti negli ultimi giorni e lo testimonia la rassegna stampa quotidiana...un vero bollettino di guerra.
Oltre ad impianti oramai arrivati a fine vita, su cui non si fanno manutenzioni programmate da anni, mancano i mezzi speciali e persino gli autocestelli, i materiali, la situazione è divenuta insostenibile. In più aumenta la possibilità in termini di maggiori rischi, ma l’attività del poco personale in servizio, Operai e Tecnici, viene gravata anche da grandi responsabilità e poca serenità nello svolgere il proprio lavoro, condizione fondamentale per gestire questo tipo di attività.
Nel Nord Sardegna, permane una carenza numerica fra i Tecnici reperibili che, ruotando in 20 anziché in 24, questa situazione impone ad esempio, in assenza del Tecnico di riferimento che in ogni turno settimanale le attività di ripristino relative al territorio Ploaghe-Sorso-Valledoria, vengano ripartite e assegnate in parte al Tecnico Tempio Pausania e in parte al Tecnico di Sassari, compromettendo la già complicata situazione gestionale di due territori di per sé critici e ostici per varie motivazioni. Le cose non vanno di certo meglio nel resto della Sardegna.
Un’incombenza allarmante con territori da governare sempre più problematici e sempre più ampi grazie al fatto che, piano piano, l’Azienda sopperisce all’insufficiente presenza di personale Tecnico e Operaio allargando continuamente il raggio di azione e di intervento con enormi difficoltà di controllo e coordinamento.
Franco Peana Segretario Regionale UGL Chimici-Energia della Sardegna -”Questa situazione che UGL Chimici-Energia denunciata da anni, non può che essere condannata, non a caso questa organizzazione sindacale aveva già richiamato l’Azienda con diverse azioni di protesta negli ultimi anni, ma anche allo scadere del 2023 presso la Prefettura di Sassari abbiamo invitato più volte e-distribuzione a ricoprire le posizioni vacanti in organico, mentre a marzo 2024 scritto a tutti i Prefetti dell’isola per paventare la grave situazione venutasi a creare con il servizio elettrico dell’isola".
"Oggi considerato che sono oramai trascorsi tre anni dal varo dell’ultima riorganizzazione aziendale, appurato che il clima aziendale e divenuto insostenibile e ingestibile l’attività in queste condizioni, abbiamo invitato e-distribuzione ad adempiere al suo ruolo di concessionario ma non con degli spot televisivi, maattuando come unica soluzione possibile, investimenti importanti e manutenzioni sugli impianti, per risolvere e alleviare questo onere della reperibilità sia per il personale tecnico che per il personale operativo, urgenti e necessarie assunzioni di personale che siano in grado di modificare l’organizzazione del lavoro in modo significativo riducendo le stesse aree di intervento. Se non saremo ascoltati da Enel e non saranno attuate vere soluzioni ai problemi...a tutela delle Lavoratrici e Lavoratori di e-distribuzione sarà proclamato lo stato di agitazione a livello regionale”.
14 January 2025
14 January 2025
14 January 2025
14 January 2025
14 January 2025
14 January 2025
14 January 2025