Il Premio si conferma unico nel suo genere e nella sua decima edizione è un punto di riferimento fra gli artisti sardi. Anche per il 2023, le produzioni hanno spaziato in tutti i generi musicali e hanno impegnato la giuria in un attento ascolto che ha dovuto confrontare con attenzione tutte le espressioni artistiche proposte per l’alto livello tecnico e artistico.
In giuria il nume tutelare del giornalismo musicale sardo Giacomo Serreli insieme a Marco Mulas (direttore scientifico ISRE), la cantante e musicista Sophia Murgia (Solosophia), il giornalista Giancarlo Palermo, il produttore musicale Andrea Brigaglia e l’associato all’Archivio Fabrizio Alias (#wewereyoung).
Questo l’elenco dei dischi selezionati che riceveranno il Premio Mario Cervo 2024:
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Daniela Pes per il disco “Spira” (Tanca Records) Classe 1992, nata in Gallura, una formazione jazzistica alle spalle che le consente una assoluta libertà compositiva. Fra le peculiarità che rendono Daniela Pes una personalità atipica rispetto alla scena attuale c’è sicuramente l’utilizzo della voce come strumento e il lavoro sulla dimensione testuale: in Spira, l’artista sarda canta infatti in una lingua che non esiste (ancora). Il disco, prodotto da IOSONOUNCANE, è il primo album della cantante, strumentista e musicista elettronica già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE miglior musica nell’ambito di Musicultura. Anticipato dal singolo Carme, il disco esce per l’etichetta Tanca Records su vinile e su tutte le piattaforme digitali.
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Nanni Gaias per il disco “Quattro” (Tuk Music) Giovanni Gaias, noto come Nanni Gaias, è un musicista e polistrumentista dal groove vibrante e naturale. La sua carriera è stata plasmata dalla fusione di diverse influenze della musica black, definendo così il suo stile caratteristico. Originario di Berchidda, ha militato sin da bambino nelle diverse band del paese, trasformando il palco nel suo laboratorio creativo ed esplorando la musica senza limiti di genere. Il live del suo album “Quattro” si distingue per il suo set ibrido, che intreccia suoni elettronici con atmosfere acustiche, attingendo a diversi mondi musicali.
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Stefania Secci Rosa per il disco “Sola” (S’ardmusic) Un’opera musicale di ampio respiro che riunisce idealmente la Sardegna con la penisola Iberica e in particolar modo col Portogallo. Poesie e testi originali in sardo, portoghese, italiano e inglese ispirati al tema della solitudine, dell'amore e della passione, che si adagiano delicatamente su atmosfere musicali intense e coinvolgenti dai forti colori lusitani e mediterranei. Musiche del mondo ispirate all’universo femminile, ma anche al fado, alla tradizione celtica e all’immenso Mediterraneo. Elementi che caratterizzano da sempre le composizioni di Stefania Secci Rosa, una delle voci più vibranti nel panorama della world music, in questa nuova produzione accompagnata da un ricchissimo ensemble.
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Matteo Leone per il disco “Raixe” (S’ardmusic) Matteo Leone è figlio della propria terra; Calasetta è il suo luogo dell’anima, fonte inesauribile di ispirazione in cui è cresciuto “respirando” musica, imparando ad amarla e a studiarla. Ràixe profonde che meritano il rispetto del ricordo e della conservazione. Figiö che s’ascórdan, tema ricorrente nella poetica di Matteo. Come quello del cammino e del viaggio. Quello stesso che lo ha condotto in giro per il mondo alla scoperta e alla conoscenza, permettendogli di maturare come artista. Terra, mare e deserto. Africa e Mississippi. E in questo progetto Matteo Leone, con testi struggenti, recupera una storia di emigrazione che gli appartiene, la stessa che ha permesso di fondare Calasetta.
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Sarram per il disco “Pathei Màthos” (Subsound Records) S A R R A M è il progetto solista strumentale doom ambient in cui convivono elementi di natura drone, post rock e noise del sardo Valerio Marras. Con cinque dischi all'attivo dal 2017 ad oggi, nel 2023 è uscito "Pathei Màthos", per Subsound Records in solo vinile: un disco perennemente in bilico tra drone, tape loop, post rock, doom ed elettronica con le speciali partecipazioni di Lili Refrain, Tobias Vethake e Dalila Kayros. Concertisticamente molto attivo, S A R R A M si è esibito in tutta Europa con speciali partecipazioni in Spagna, in Belgio, in Germania e con collaborazioni con il Museo Man, il Museo Ciusa, la Pinacoteca Nazionale di Sassari e Insulae Lab di Paolo Fresu.
Ogni anno, inoltre, l’Archivio Mario Cervo ha facoltà di scelta su un disco presente nella raccolta e premiare i protagonisti per il Disco Storico. Quest’anno, è stato scelto un decano della musica sarda: Il maestro Luigi Lai per il disco “Luigi Lai” contenuto in un cofanetto dal titolo “Sardegna, ieri…domani” del 1986.
“Quest'anno - per noi di particolare importanza in quanto cade la decima edizione del Premio Discografico - abbiamo scelto di omaggiare un grande Maestro della musica in Sardegna, Luigi Lai, e con Lui uno strumento arcaico ed eccezionalmente rappresentativo della tradizione artistico-musicale sarda, le launeddas, un vero e proprio patrimonio dell’umanità, per quanto poco presente nelle produzioni discografiche” affermano Velia e Ottavio. “Le opere prodotte quest’anno sono di alto livello, in alcuni casi con riscontri positivi anche nei circuiti musicali nazionali e internazionali. Questo ci rende ancor più orgogliosi e fieri di continuare a promuovere le tradizioni della nostra isola”.
La serata di premiazione del Premio Discografico Mario Cervo, decima edizione, sarà dedicata a Tommy Rossi, coordinatore del Premio Discografico per nove edizioni e collaboratore dell’Archivio in numerosi progetti, recentemente scomparso ha lasciato un vuoto incolmabile in quanti lo hanno conosciuto. Si svolgerà il 30 luglio 2024 al Parco Mario Cervo alle ore 21 e sarà presentata dal giornalista Giacomo Serreli. A tutti gli artisti premiati verrà consegnata una scultura in ceramica artigianale realizzata appositamente dall’artista Venceslao Mascia.
(Foto: Archivio Mario Cervo)