Monday, 27 January 2025
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Pubblicato il 26 January 2025 alle 09:00
Olbia. Paolo Spano giovane appassionato di fotografia e ora fotografo professionista racconta il suo percorso, racconta il Paolo dietro la fotocamera tra colori, tramonti e percorsi con cui ha creato un legame indissolubile.
"Ho iniziato a fare foto tanto tempo fa per gioco, quando giravo durante i miei viaggi avevo sempre in mano il cellulare, facevo le foto e mi sono reso conto che mi piaceva, poi in un periodo particolare della mia vita mi sono reso conto che la fotografia mi aiutava a liberare la mente ed era una passione sicuramente da coltivare. Da allora sono passati una decina d'anni - ricorda Spano - e per potermi definire un professionista di sicuro è passato un altro po' di tempo, nel senso che ho studiato e ho fatto tutta una serie di percorsi conoscitivi e ora posso definirmi professionista da tre anni a questa parte".
Non ha un soggetto particolare preferito da ritrarre, ma ha le idee ben chiare sui suoi colori preferiti: "ho sempre la fotocamera dietro, vado molto a sentimento, mi capita a volte che alcune situazioni mi attirino più di altre, per quanto riguarda i miei colori preferiti mi piacciono molto il bianco e nero, ma ho anche un debole per il giallo che simboleggia la vitalità, -confessa Paolo Spano- il verde che richiama appunto la natura e il blu che ovviamente mi ricorda il colore del mare ed essendo io nato in una città di mare non può che farmi pensare a questo".
"Per quanto riguarda il discorso alba o tramonto devo dire che le luci per quanto possano apparire simili sono comunque differenti, la golden hour ha il suo fascino, la luce del tramonto è sicuramente più satura, tra le due preferisco i tramonti e uno dei più belli che ho visto è stato a CapoCaccia ad Alghero, la location era di per sé particolare ed eccezionale, essendo immersi nella natura, trovarsi in montagna con questo tramonto sul mare era qualcosa di incredibile. - E dopo questo ricordo Spano prosegue - mi piacciono molto anche le foto che a volte faccio col cellulare tant'è che me ne ricordo una fatta al tramonto proprio a Olbia sullo sfondo con la ruota panoramica con un cielo che aveva delle tinte che andavano dall'arancione al violaceo".
Oltre la fotografia Paolo Spano ha anche un'altra passione, quella per le due ruote, adora le moto: "devo dire che quando ero piccolino ho sempre desiderato avere la moto poi quando sono diventato grande me la sono comprata, mi dà la sensazione di libertà e di spirito selvaggio, io di mio ho questo spirito selvaggio che tende a prendere il sopravvento quando vado in giro".
Ritornando a soggetti e luoghi da ritrarre Spano racconta che: "quando mi sposto con la fotocamera è perché ho già un percorso in mente e questo perché sono un appassionato di reportage e di Street photografy, sono io che conosco già i luoghi dove mi posso recare per poter effettuare queste riprese, fare questo tipo di foto".
Spano la prossima settimana sarà ospite alla Street lab, la mostra sarà curata da Daniela Cittadini, "dopo la mostra che avevo fatto al Community hub eccomi con una nuova mostra che ha un suo perché, il titolo della mostra è "pillole di colore" ma anche "anteprima" e presenta due progetti a lungo termine, uno che riguarda i colori e l'altro che riguarda Olbia in bianco e nero, diciamo che si tratta di un progetto che non ha una scadenza, è un progetto che si protrarrà nel tempo. Ultimamente ho fatto delle belle foto suggestive anche con la nebbia, la nostra città ha comunque dei piccoli angoli, dei piccoli squarci che possono offrire dei dettagli particolari".
In chiusura dell'incontro Paolo, l'appassionato fotografo che scatta con gli occhi e una mano sul cuore, ci racconta una curiosità: "quando giravo molto, perché mi piace molto viaggiare, prima della pandemia, ho fatto due viaggi uno a Roma e uno a Budapest e proprio a testimoniare questo viaggio ci sono due fotografie cui sono particolarmente legato, due foto che hanno un colpo d'occhio, diciamo che le definisco io stesso perfette, nonostante in quel periodo ancora non avessi studiato e non avessi fatto il percorso che ho fatto oggi, e questo perché sono due foto simboliche che rappresentano due momenti che hanno tutta una serie di oggetti e ambientazioni tra di loro combinati secondo una sequenza, con una composizione di perfezione, a livello compositivo, oggi posso dire che sono perfette, c'è molto sentimento dentro quelle foto, molto cuore forse anche per questo sono riuscito a ritrarre quell'esatto momento, e la foto scattata a Castel Sant'Angelo ne è la prova.
Nativo dell'era delle fotocamere digitali le predilige al fascino della reflex, anche se resta un appassionato di analogico. Ora non ci resta che scoprire i suoi scatti alla mostra presso la galleria più piccola d'Italia, "sono molto curioso del risultato" conclude Spano.
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