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Pizzeria Tre Archi dopo lo scandalo: il titolare prende posizione e chiede rispetto

Le parole del titolare Stefano Urru

Pizzeria Tre Archi dopo lo scandalo: il titolare prende posizione e chiede rispetto
Pizzeria Tre Archi dopo lo scandalo: il titolare prende posizione e chiede rispetto
Barbara Curreli

Pubblicato il 25 January 2025 alle 10:00

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Cagliari. Una storica attività del capoluogo isolano è stata travolta in una vicenda dai contorni squallidi: due video espliciti per giorni hanno circolato sul web, video che ritraggono alcuni dipendenti dediti all'utilizzo di alcuni strumenti che simulano atti sessuali. 

Il danno d'immagine subito dalla storica attività i Tre Archi è stato, come si può facilmente immaginare, enorme, e dopo qualche giorno di silenzio, il titolare Stefano Urru ha deciso di parlare direttamente ai microfoni di un programma che racconta di ristorazione.

Urru racconta che "una cosa del genere in 40 anni di attività non era mai successa, il protagonista del video, secondo me è la vittima del video, i colleghi hanno indotto una persona vulnerabile, una persona sensibile, un lavoratore serio con delle fragilità a compiere quei gesti, poi non so se con superficialità o con dolo, questo lo scopriranno le autorità".

"Alcuni di questi dipendenti coinvolti nel video non lavorano con me da circa due anni, ho provato disgusto, non è affatto umoristico, la vicenda avrà delle ritorsioni lunghe, questi episodi di bullismo nella ristorazione ci sono sempre stati, potrebbe succedere a tutti e vorrei non succedesse più, né a me né a nessun altro".

Il proprietario è molto provato, soddisfatto della solidarietà da parte di tutti i colleghi e a chi parla di supervisione, risponde: "la supervisione c'è, e di certo non si controllano anche i minuti di pausa".

Urru invita a comprendere anche la posizione di chi subisce: "innanzitutto non utilizziamo il mattarello, giusto per sdrammatizzare, il mattarello è stato portato apposta per questo stupido gioco, i diretti interessati hanno fatto sapere che non sono stati realizzati altri video".

"Ovviamente non accadrà più, e su una cosa voglio essere chiaro, non sono abituato a metter da parte le persone più fragili, il mio dipendente non verrà licenziato, si fa in fretta a scrivere senza cognizione di causa, tengo fermamente a condannare questo episodio che ha colpito me e la mia famiglia e le famiglie dei miei collaboratori e utilizzeremo ogni canale per tutelare la nostra immagine".

Urru aggiunge: "continueremo a lavorare con professionalità e con l'amore che ci contraddistingue, per noi è stata una tragedia, lavoreremo con ancor più attenzione e passione verso il nostro lavoro, perché siamo stati vittime, e non avrei mai pensato di diventare vittima di un episodio di tale portata, l'episodio mi ha cambiato, è un vero e proprio dramma che vivono anche le persone a me vicine, - e conclude- prima di scrivere qualcosa riflettete, dietro un'attività ci sono sacrifici, una vita spesa a far andare bene le cose e una "stupidaggine di 2 minuti " non può e non deve far andar male le cose".

Polizia postale e autorità indagano, mentre l'attività osserva 10 giorni di chiusura, per riprendersi da questa onda che ha sconvolto e travolto oltre che il proprietario tutto lo staff e le famiglie, con l'augurio che si riesca a riprendere con la professionalità che l'attività ha sempre avuto.