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Olbia, pedalata ecologica: 40 anni raccontati dal presidente Giovanni Usai

Domenica 13 nuovo appuntamento per una passeggiata a riscoprire la città

Olbia, pedalata ecologica: 40 anni raccontati dal presidente Giovanni Usai
Olbia, pedalata ecologica: 40 anni raccontati dal presidente Giovanni Usai
Barbara Curreli

Pubblicato il 06 October 2024 alle 07:00

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Olbia. La Pedalata ecologica spegne 40 candeline e ancora una volta sostiene tematiche importanti legate ai progetti di enti, istituzioni e scuole del territorio, ponendo l'accento e sensibilizzando in questa edizione sul tema della "In...dipendenza: ripartiamo insieme."

Giovanni Usai presidente della società ciclistica Terranova, è uno dei primi fondatori, un pezzo della memoria storica di questa realtà, non solo sportiva, poiché si considerano come una grande famiglia. "Sono da sempre nella Terranova, dopo aver finito con gli impegni di studio e dopo aver fatto il militare mi sono sempre occupato della Terranova anche con Mario Cervo che fu un altro dei fondatori - racconta Usai - l'idea di questa pedalata, di questa manifestazione è stata di Salvatore De Agostini lui aveva perso la madre un anno prima, la madre era una grande appassionata di ciclismo e si decise quindi di realizzare questo evento in sua memoria."

"Di sicuro l'evento è molto sentito, così come è molto sentito il nostro impegno, nel settore del ciclismo siamo considerati da più di 70 anni tra le migliori società regionali, noi - prosegue Usai - ci occupiamo sia di ciclismo promozionale che di ciclismo agonistico, che si pratica dai 13 anni in su."

"Il primo anno alla manifestazione parteciparono 73 persone, ma all'inizio fu vista come una gara agonistica per ex corridori, già a partire dalla seconda edizione si è deciso di coinvolgere tutta la città, di estendere la partecipazione a tutti quanti, ed è diventata, proprio dall'anno successivo un appuntamento fisso. Quest'anno ricorre la quarantesima edizione, - racconta il presidente - abbiamo fatto solo due anni di interruzione durante il periodo dei covid, la manifestazione nel tempo è diventata un'attività per i pedalatori della domenica, dedicata a chi vuole riappropriarsi della città riscoprendo anche i vari angoli che a volte osserviamo distrattamente passando in macchina."

"In questo progetto vengono coinvolti anche le associazioni di volontariato e le associazioni sportive e dopo alcune edizioni abbiamo cominciato anche a chiedere un contributo ai partecipanti che serve per coprire le spese delle magliette, delle assicurazioni, dell'assistenza, ma una parte di quanto ricavato viene anche dato alle associazioni di volontariato, siamo arrivati ad avere fino anche a 2000 iscritti, che sicuramente per una città come Olbia non è poco."

"Le associazioni che ora ci danno una mano sono sei e - il presidente in questo caso approfitta per lanciare anche un appello a tutti i giovani per - "dedicare qualche ora al volontariato, perché viene sempre meno la possibilità di un ricambio generazionale, le associazioni a Olbia prima erano tante, prima partecipavano in tanti, mentre ora un po' sta venendo meno questa abitudine."

Tornando al presente Giovanni Usai aggiunge: "È bello vedere che quando si inizia a organizzare tutti preparano la bicicletta, vengono a iscriversi, si parte dalle famiglie dove ci sono anche i bambini piccoli fino ai partecipanti che hanno anche 85 anni, che hanno questo appuntamento fisso. Per quanto riguarda il tema quest'anno è quello "dell'In...dipendenza" come sempre ci colleghiamo alle iniziative promosse da assessorati, da scuola e istituzioni, diciamo che siamo molto attenti e presenti per dare anche noi il nostro contributo, per sensibilizzare su determinate tematiche."

Facendo un salto indietro nel tempo, tra i ricordi più belli ecco il racconto di Usai: "se dovessi ricordare uno degli eventi più belli mi viene in mente l'anno in cui la pedalata aveva come tema "Sardegna senza ostaggi", in quell'anno la mattina della pedalata ci fu proprio la liberazione di Vinci di Macomer che era stato sequestrato qualche mese prima e questo sicuramente è uno dei ricordi più belli."

"Oltre a questo tema ci siamo occupati anche del tema degli incendi e del rispetto dell'ambiente, ci siamo sempre battuti anche per il tema delle piste ciclabili, ricordo che al termine dell'ottava edizione regalammo dieci rastrelliere per mettere le biciclette vicino alle poste e in Corso Umberto e anche di fronte all'ospedale civile vecchio, proprio per dare un segnale, per incentivare all'utilizzo della bici come mezzo di locomozione, per fortuna negli ultimi anni prende sempre più piede anche una certa sensibilizzazione in materia ed è quindi diventata una realtà anche la costruzione delle piste ciclabili, ci sono dei bellissimi tratti già realizzati che adesso andranno poi uniti fra di loro."

"Sicuramente sarà bello quando riusciremo a vedere la pista completata, quella che parte dall'aeroporto, attraversa via Roma e il lungomare di via Redipuglia e arriva fino all'Isola bianca, non sarà da meno quella che viene realizzata anche in zona industriale, un auspicio dunque affinché la bici diventi un mezzo di locomozione anche nella nostra città."

"Ricordiamoci che la pedalata è una manifestazione dedicata alla città, c'è una grande attività che viene svolta insieme ai giovani, già a partire dal gioco di squadra e al contributo che diamo anche come realtà agonistica e non solo, per quanto riguarda il coinvolgimento dei ragazzi cerchiamo sempre di suscitare e affiancare enti e associazioni sui temi che in certi periodi storici e delicati necessitano di maggior attenzione, diciamo pure così, - conclude Usai- per quanto riguarda il tema del coinvolgimento ricordiamoci che bisogna aiutare chi ha più bisogno e se dovessimo considerare proprio il tema del volontariato, del coinvolgimento e del gioco di squadra sicuramente fare sport, fare squadra rende questi ragazzi capaci di affrontare tutte le sfide della vita, anche noi con grande orgoglio diciamo di aver partecipato alla formazione di tanti ragazzi sul territorio, giovani che ora sono ben inseriti negli ambienti lavorativi e per noi questa è una grande soddisfazione, anche  perché si impara che serve sforzo, qualche rinuncia, lavoro e impegno."

L'appuntamento è per domenica 13 ottobre con punto di ritrovo in via Galvani, allo 8 e successiva partenza per una mattinata all'insegna del relax, della partecipazione, delle chiacchiere e del confronto, in uno spirito di coinvolgimento e sensibilizzazione sociale.