Sunday, 22 December 2024
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Pubblicato il 06 November 2024 alle 20:27
Olbia. Una giornata di svolta per la Gallura: oggi, presso il palazzo di vetro in via Nanni a Olbia, è stato celebrato l’incontro che segna ufficialmente la rinascita della Provincia della Gallura Nord Est Sardegna. Il nuovo ente, che include 26 Comuni e circa 160 mila residenti, rappresenta un ritorno alle radici amministrative e territoriali della regione, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze del territorio e affrontare le sfide di sviluppo e viabilità.
Alla guida della nuova Provincia, l’amministratore straordinario Rino Piccinnu, nominato lo scorso settembre dalla giunta regionale, ha convocato i sindaci per delineare le priorità e le azioni strategiche del mandato. Affiancato dal commissario liquidatore della Provincia di Sassari, Giampiero Scanu, Piccinnu ha evidenziato come l’attenzione sarà concentrata sulle infrastrutture, con un piano di riqualificazione dei circa 770 chilometri di strade che collegano il nord dell’Isola.
Il commissario Scanu ha rivolto un appello all’unità di intenti, sottolineando le complessità legate alla riattivazione dell’ente.
Tra i primi argomenti sul tavolo, la questione dell’identità visiva dell’ente. Piccinnu ha proposto una bozza di nuovo stemma per la Provincia, che potrebbe sostituire quello della vecchia Provincia di Olbia-Tempio. Il nuovo simbolo conserva il galletto tempiese, ma include anche la raffigurazione della nave romana e l’isola di Tavolara, richiamando l’unicità storica e culturale della Gallura.
I sindaci dei due capoluoghi della nuova Provincia, Olbia e Tempio Pausania, hanno espresso entusiasmo e sostegno per il progetto.
I sindaci e i consiglieri comunali saranno chiamati nella primavera del 2025 a eleggere il presidente dell’ente, aggiungendo un ulteriore tassello al percorso di consolidamento della Provincia.
Non mancano però le difficoltà: Piccinnu ha infatti illustrato una situazione che vede l’ente in carenza di risorse, con circa 50 dipendenti a fronte di una dotazione organica necessaria di almeno il doppio, e con disponibilità limitate di sedi e risorse economiche. La priorità, ha spiegato, sarà assicurare che le strutture e le risorse siano in grado di supportare le attività amministrative fondamentali per il territorio. Lo riferisce Ansa.
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