Wednesday, 25 December 2024
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Pubblicato il 24 December 2024 alle 09:00
Olbia. La passione per il presepe, per il Natale, esce dalle mura domestiche e prende il volo all'aeroporto Costa Smeralda.
Emiliano Nurzia, giovane papà di origini romane, trasferitosi in città con la famiglia 9 anni fa, ci racconta come la sua passione per il presepe e per il Natale abbia ripreso i suoi spazi e lo abbia portato a creare una struttura che è stata ospitata presso l'aeroporto Costa Smeralda.
Dopo lo stop della pandemia che ha bloccato il progetto e la realizzazione del presepe, nel 2023 Nurzia ha potuto presentare la sua opera, e da alcuni giorni una nuova installazione occupa lo spazio nell'area aeroportuale. Un secondo presepe differente dal precedente, sono stati necessari 2 mq di polistirene, 5 kg di Das e 2700 tegole, per fare lo stucco ha utilizzato una mistura di segatura, vinavil e acqua.
150 ore di lavoro, un impegno che si è protratto per più di 3 mesi in cui ha creato ogni più piccolo particolare, per realizzare quello che è un presepe che rappresenta diverse scene di vita quotidiana oltre alla classica scena della Natività.
Un presepe curato nei minimi dettagli, ma l'artista nella vita fa tutt'altro, Emiliano Nurzia infatti come lavoro, nella quotidianità, è un operaio edile e nella stagione estiva è anche tecnico del suono, ma la sua manualità e la grandissima fantasia lo porta ad essere un artista che riesce a realizzare, in questo caso per il secondo anno, un presepe che viene esposto presso la base dell'aeroporto.
A osservarlo si rimane incantati da quella che è la scenografia, l'artista riesce a rappresentare scene di vita quotidiana, tutto creato dalla sua fantasia, oltre i due alberi che provengono da due diverse zone d'Italia, ci sono tutta una serie di piccoli dettagli costruiti col materiale che lui predilige, il polistirene.
Si può notare come gli stessi mattoncini, le stesse tegole abbiano una struttura che si incastona bene sul resto delle strutture, una colorazione verde sulle pareti resta un piccolo accorgimento che fa percepire la presenza della muffa e lo stato di abbandono di alcune case, non mancano i dettagli dell'arredamento, anche con le tovaglie ricamate in pizzo e tutta una serie di bancarelle con la verdura e con i formaggi, e non manca un tavolo apparecchiato.
Lo stesso polistirene è servito anche per realizzare quello che è il percorso dell'acqua, è presente anche un mulino funzionante e non mancano ovviamente anche le pale della torre del Mulino.
"Nel tempo vorrei dei personaggi in movimento, al momento l'impianto elettrico alimenta il mulino, il frantoio e la fontana." "Fare il presepe mi fa stature bene, - racconta Nurzia- mi piace il Natale, lo spirito del Natale e lo stare insieme in famiglia". Il presepe sarà esposto fino al 6 gennaio.
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