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Olbia, zia Anna scrive a Babbo Natale

Mentre Olbia continua a trasformarsi zia Anna rimane una custode delle tradizioni

Olbia, zia Anna scrive a Babbo Natale
Olbia, zia Anna scrive a Babbo Natale
Patrizia Anziani

Pubblicato il 24 December 2024 alle 16:30

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Olbia. Ci sono persone che diventano il cuore pulsante di una città, custodi di tradizioni e dolci ricordi che attraversano le generazioni. Anna Maria Varrucciu conosciuta da tutti come "zia Anna" è una di queste: la storica pasticcera di via Regina Elena, a 84 anni, continua a essere un punto di riferimento per la comunità olbiese.

Nata nel 1940 nel quartiere di San Simplicio, zia Anna incarna l'essenza dell'olbiese DOC, con un legame profondo e indissolubile con la sua città natale. Primogenita di undici figli, ha imparato fin da piccola il valore della famiglia e del lavoro, crescendo accanto a dei genitori straordinari.
Dalla madre Miriedda Varrucciu, scomparsa nel 2020 alla veneranda età di 102 anni, zia Anna ha ereditato la forza, la determinazione e l'incarnato incorniciato da occhietti sorridenti e vispi.

Zia Anna porta i suoi anni con orgoglio. "L'unico segreto di bellezza? Acqua e sapone", confessa con un sorriso, mentre continua a lavorare instancabilmente nella sua pasticceria, circondata dall'affetto del figlio Settimo - dopo la perdita dell'amato marito Paolino Deiana -, delle sei sorelle, del fratello e dei numerosi nipoti che sono la sua gioia più grande.
"Mi piace molto lavorare, non potrei stare a casa senza far niente", racconta zia Anna con gli occhi che brillano di passione. La sua storia d'amore con la pasticceria iniziò a soli 17 anni, nel laboratorio di quello che sarebbe diventato suo marito. Un destino dolce che ha visto una pausa di 17 anni di esperienza come capogruppo nel settore imballaggi alla fabbrica della Palmera, un periodo che ricorda con affetto come una seconda famiglia.

A 37 anni, il matrimonio con il suo adorato pasticcere e l'arrivo di un figlio hanno segnato il suo ritorno definitivo nel mondo dei dolci. Nella storica pasticceria "Desini&Deiana", gestita insieme al marito e al cognato, zia Anna ha saputo interpretare i cambiamenti dei tempi con garbo e attenzione, introducendo novità come i celebri tramezzini, i primi in città, senza mai perdere di vista la tradizione e la qualità dei suoi dolci. Oggi l'attività, conosciuta semplicemente come "Pasticceria Zia Anna", continua a essere un punto di riferimento per gli olbiesi.

Nel corso degli anni ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il prestigioso titolo di "Donna della Gallura", "Il Gallurese dell'anno" conferito da La Nuova Sardegna nel 1996 e, in occasione dei suoi 45 anni di attività nel 2022, una targa di merito dall'amministrazione comunale - testimonianze tangibili del suo contributo alla comunità locale.

Mentre Olbia continua a trasformarsi zia Anna rimane un punto fermo, una custode delle tradizioni che ha saputo rimanere al passo con i tempi senza mai compromettere la genuinità dei suoi prodotti. La sua pasticceria non è solo un negozio, ma un luogo dove si intrecciano storie, ricordi e il profumo inconfondibile della dolcezza fatta con amore e in occasione di queste feste natalizie zia Anna ha deciso di scrivere una toccante lettera a Babbo Natale.

Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

sono zia Anna, la pasticcera di 84 anni che gestisce la storica pasticceria di Via Regina Elena a Olbia. Ti scrivo con il cuore un po' triste, ma pieno di speranza come solo il Natale sa ispirare. È vero, sono avanti negli anni, ma spero che tra le migliaia di lettere che in questi giorni aprirai ci sarà il posto anche per la mia.

Da quasi cinquant'anni, la mia pasticceria è come una seconda casa per tanti olbiesi. Le famiglie vengono qui per un gelato nelle belle serate di primavera e d'estate, o per finire la serata con qualcosa di dolce. Ma quest'anno ci hanno detto di chiudere alle otto di sera, proprio quando la gente esce per una passeggiata.

Voglio dire che sono contenta che il Comune si preoccupi di tenere la città tranquilla e sicura. Il centro storico è più ordinato e sicuro, e questa è una bella cosa. La mia pasticceria, che da 47 anni fa solo dolci, gelati e vende bibite non alcoliche, ha sempre cercato di fare la sua parte per tenere il centro pulito e accogliente. I miei clienti sono famiglie, turisti e olbiesi che vengono qui per un momento di dolcezza, non per fare confusione.

Per il prossimo anno, vorrei tanto poter tenere aperto fino alle dieci di sera durante la primavera e l'estate. Aiuterebbe non solo la mia attività, che quest'anno ha avuto molte perdite, ma farebbe bene a tutto il centro storico. Quando alle otto è tutto chiuso, la gente va in altri posti e il centro diventa troppo vuoto e triste.

Caro Babbo Natale, ti chiedo di portare questo mio accorato messaggio a chi di dovere: la possibilità di differenziare gli orari di chiusura in base alla tipologia di attività, permettendo a realtà come la mia, che lavorano in centro storico ma non vendono alcolici, di restare aperte qualche ora in più nelle serate di primavera e d'estate, per continuare a essere un posto dove la gente può stare tranquilla. Questo sarebbe il più bel regalo per il 2025.

Con speranza e dolcezza,

Zia Anna, la pasticcera di via Regina Elena.