Tribunale Tempio perde un altro magistrato

Tempio Pausania. Per le attività in corso e per il tasso di cause pendenti (ma anche per i tanti soldi che circolano in Gallura), la Procura di Tempio Pausania non dovrebbe essere considerata una piccola procura con un piccolo tribunale: dovrebbe avere un'importanza differente, al pari di altri tribunali in aree sensibili con le stesse problematiche, eppure l'ufficio giudiziario tempiese ha perso un altro dei suoi magistrati. A essere trasferita è la pm Laura Bassani: magistrata con la quale il procuratore capo Gregorio Capasso ha seguito importanti casi, tra cui spicca – per l'evidente clamore mediatico suscitato – quello del figlio di Beppe Grillo accusato di violenza sessuale da una giovane donna. L'indagine è chiusa, i pm tempiesi hanno chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati e ora è tutto in mano al giudice per le udienze preliminari. La dottoressa Bassani è già fuori Tempio Pausania: dal 4 agosto è al Tribunale dei Minori di Sassari. Per la Procura di Tempio questo è un passo indietro verso una situazione che il pm Capasso ha denunciato subito sin dal suo ingresso in Procura. A Tempio, infatti, manca personale: la pianta organica è fissata a 21, ma ce ne sono solo 13. Oltre alla pm Bassani, a novembre lascerà Tempio il prossimo novembre uno dei due sostituti procuratori attivi, in più su tre magistrati attivi, vi è un congedo di maternità. Lo riporta AdnKronos. Il procuratore Capasso, vista la situazione, aveva chiesto che il trasferimento della dottoressa Bassani venisse rimandato, ma lo Stato non ha sentito ragioni: il provvedimento è arrivato il 31 luglio scorso. Eppure, proprio lo Stato avrebbe tutte le ragioni per rinforzare Tribunale e Procura tempiesi: in questi ultimi anni, l'ufficio giudiziario gallurese si sta occupando di tematiche particolarmente complesse e di indagini difficili e delicate. Il caso “Grillo” è solo quello più noto a livello nazionale, ma non è il più importante. All'attivo, giusto per elencarne alcune, vi sono le inchieste sul Canile Europa a Olbia e quella sul traffico regionale di rifiuti con al centro il disastro ambientale di Sa Corroncedda: quest'ultima indagine vede il coinvolgimento della Direzione Investigativa Antimafia. Ci sono poi le inchieste sul Covid-19 e sul rispetto delle normative anti-contagio partite nel 2020; c'è l'inchiesta sul Geovillage a cui si sommano gli approfondimenti sugli appalti aggiudicati nel territorio olbiese con indagati eccellenti. Non manca nemmeno l'indagine sull'affossamento del Piano Mancini. Sono argomenti delicati che meriterebbero una Procura rinforzata.