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Pubblicato il 05 September 2021 alle 11:25
Luogosanto. La Festa Manna di Gaddura entra nel vivo. Dopo i nove giorni di canto e preghiera della novena, che da sempre apre la celebrazione per la Madonna, patrona della Gallura, l’importante celebrazione religiosa - che da otto secoli si svolge a Luogosanto - raggiunge i suoi giorni più importanti, quelli che segnano il momento più alto di devozione e partecipazione. Mercoledì 8 settembre, giorno della Natività della Beata Vergine Maria, si svolgerà la “Festa di Nostra Signora di Locusantu”. Si inizierà alle 9,30 con la consegna dei vessilli di Nostra Signora di Locusantu e di San Simplicio di Olbia ai Cavalieri di Luogosanto, per poi procedere dalle 10 con la processione solenne di Nostra Signora di Locusantu con il simulacro della Vergine Maria, a cui seguirà la solenne Santa Messa celebrata dal vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, Monsignor Sebastiano Sanguinetti.
Momenti di sentito fervore religioso e autentica spiritualità, che in serata saranno seguiti dal momento più importante dal punto di vista laico, con il grande spettacolo del concerto di Ron, nome d’arte di Rosalino Cellamare, uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana, che si esibirà dalle 22 in piazza Incoronazione. Il giorno centrale della Festa sarà preceduto, martedì 7 settembre, dal Vèsparu, la giornata della vigilia. Durante la sera della vigilia hanno inizio i riti religiosi più importanti della Festa Manna di Gaddura: l’incontro delle comunità galluresi e la processione con le bandiere religiose, la Festa di li banderi e la Santa Messa cantata dal coro polifonico e, in serata, gli spettacoli di musica sarda. La giornata sarà chiusa con un omaggio alla musica sarda e gallurese, con i canti a chitarra e la chiusura in bellezza con il concerto di Maria Giovanna Cherchi.
Giovedì 9 settembre, invece, secondo la tradizione è il giorno della Festa di Santu Gjaseppa: che prevede, nel rispetto dei riti, proprio una partecipata processione religiosa per le vie del borgo in onore dello sposo della Madonna, San Giuseppe, alla quale seguirà la Santa Messa cantata dal coro e, in serata, un evento sportivo e un evento musicale. Per il secondo anno consecutivo poi la Festa Manna di Gaddura ospiterà il festival culturale internazionale “Isole che parlano”, giunto alla XXV edizione, che si svolgerà venerdì 10 settembre, con un doppio evento musicale all’insegna della sperimentazione nella tradizione.
“L’impegno dell’amministrazione e di tutti è stato quello di far sì che la Festa Manna non avesse una battuta d’arresto, che potesse svolgersi regolarmente e continuare a tramandare il patrimonio culturale, di tradizioni e folclore – spiega il sindaco di Luogosanto, Agostino Pirredda -. Anche dal punto di vista economico non abbiamo voluto far mancare il nostro sostegno, con risorse che hanno consentito alla Festa Manna di proseguire secondo i canoni che l’hanno contraddistinta in questi anni. Questo è il mio progetto, perché sia una festa per tutti, come è giusto per la Nostra Signora di Luogosanto, patrona della Gallura”.
Secondo costume alla processione saranno presenti tutte la autorità civili, religiose e militari del territorio, a dimostrazione del valore unificante della tradizione. “Non abbiamo mai voluto perdere di vista l’obiettivo di coinvolgere tutte le comunità della Gallura, perché la Festa Manna è di tutti, una vera festa per la Gallura” conclude il sindaco. “Arriviamo da momenti di sconforto, la Festa Manna per noi rappresenta un segno di speranza, che grazie all’impegno di Comune, Pro Loco e Fidali ’77 è stata organizzata rispettando la tradizione – sottolinea Gian Paolo Occhioni, assessore a Turismo, Sport, Spettacolo e Cultura del Comune di Luogosanto -. Ora entriamo nel vivo della Festa, con le tre serate più importanti dal punto di vista dello spettacolo, ma anche i giorni più sentiti dal punto di vista religioso. Lo scopo è sempre quello di mantenere viva la tradizione, nel segno di una grande devozione. Vogliamo tornare a pregare e festeggiare tutti insieme, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie”.
Qui di seguito il programma delle tre giornate centrali della Festa Manna di Gaddura.
Martedì 7 settembre - 17 - Via C. Colombo (℅ Residenza per anziani): Saluto agli anziani di Luogosanto e corteo inaugurale con la Banda musicale di Tempio (passaggio in Piazza della Basilica); 17.30 - Via V. Emanuele II (℅ Statua di San Pio da Pietrelcina): La festa di li banderi, accoglienza delle comunità galluresi, benedizione dei vessilli religiosi, processione con le Confraternite della Gallura (accensione delle fiaccole in Piazza San Quirico) e Caracolu di li banderi a piedi attorno alla Basilica; 18 - Piazza Incoronazione: Santo Rosario; 18.30 - Piazza Incoronazione: Santa Messa dell’ultimo giorno di novena, presieduta da don Paolo Mulas, cappellano dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, con la partecipazione del Coro polifonico “Regina di Gallura”; 21 - Piazza Incoronazione: Li canti a ghitterra, gara di canto in lingua gallurese con i cantanti Emanuele Bazzoni, Franco Dessena, Salvatorangelo Salis, accompagnati dal chitarrista Bruno Maludrottu. A seguire: Maria Giovanna Cherchi in concerto. Mercoledì 8 settembre - 8.30 - Basilica N.S. di Locusantu: Santa Messa; 9.30 -
Piazza della Basilica: consegna dei vessilli di Nostra Signora di Locusantu e di San Simplicio di Olbia ai Cavalieri di Luogosanto; 10 - Via Vittorio Emanuele II (℅ Statua di San Pio da Pietrelcina): La prucissioni di Nostra Signora di Locusantu, solenne processione con il simulacro della Vergine Maria, i cavalieri di Luogosanto, le rappresentanze dei gruppi folk della Gallura, la banda musicale di Calangianus, le autorità religiose e civili, il comitato organizzatore e i fedeli. Il percorso sarà il seguente: Via Vittorio Emanuele II, Via Regina Elena, Via Caprera, Via S. Trano e arrivo in Piazza Incoronazione; 11.30 - Piazza Incoronazione: La Missa Manna, Santa Messa solenne presieduta da S.E.R. Mons. Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio-Ampurias, con la partecipazione del coro parrocchiale “Nostra Signora di Locusantu”; 12.30 - Piazza Incoronazione: consegna ai partecipanti e alle autorità di un’opera di artigianato artistico col marchio dell’edizione della festa; 18 - Basilica N.S. di Locusantu: Santa Messa; 22 - Piazza Incoronazione: Ron in concerto.
Giovedì 9 settembre - 8.30 - Basilica N.S. di Locusantu: Santa Messa; 10.30 - Piazza della Basilica: La prucissioni di Santu Gjaseppa, processione in onore del santo con la Banda musicale di Tempio, il Gruppo folk di Luogosanto, le autorità religiose e civili e il comitato organizzatore (Via G. Garibaldi, V. Vittorio Emanuele II e ritorno in Piazza della Basilica); 11.30 - Basilica N.S. di Locusantu: Santa Messa solenne, presieduta da don Umberto Deriu, parroco di Calangianus, con la partecipazione del Coro parrocchiale “Nostra Signora di Locusantu”; 16 - Stadio comunale Luigi Lacu: Partita amichevole di calcio. 22 - Piazza Incoronazione: Vasco Tribute, concerto degli Havana Club.
Venerdì 10 settembre - 10 - Festival “Isole che parlano”. Via Regina Elena: Di Granito #16. Musiche tradizionali tra sacro e profano. Toccos e Reppiccos, il sassofonista jazz Gavino Murgia improvvisa sui ritmi tradizionali dei Campanari di Locusantu; 11.30 - Parco archeologico del Palazzo di Baldu: concerto rock degli Ilienses, con la partecipazione dei Tenores Murales de Orgosolo. Si entra dunque nel vivo con i giorni più importanti della festa della “Madonna, Regina di Gallura”: il 7, l’8 e il 9 settembre, con la celebrazione dei riti religiosi che – come il resto degli eventi – si svolgeranno in totale sicurezza.
“Durante la Festa Manna, con la grande processione - spiega il parroco, Don Efisio Coni - saranno applicati i protocolli Cei di distanziamento e mascherina e per la messa solenne in piazza Incoronazione ci saranno circa 400 posti. La festa di San Giuseppe - continua il parroco - ritorna quest’anno al mattino, con la processione e la messa solenne. L’augurio che faccio alla nostra comunità è che la nostra festa sia un crescendo di armonia nelle nostre famiglie, di speranza in tempi in cui risulta sempre difficile sperare e di serenità”.
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