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Arzachena, festa di compleanno per l’asinello Ignazio

Ecco l’associazione “Asini si Nasce...e io lo Nakkui – Gallura”

Arzachena, festa di compleanno per l’asinello Ignazio
Arzachena, festa di compleanno per l’asinello Ignazio
Ilaria Del Giudice

Pubblicato il 05 August 2024 alle 06:00

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Arzachena. Ad Asini si Nasce...e io lo Nakkui - Gallura si è festeggiato il compleanno dell'ultimo nato, l'asinello Ignazio, per gli amici Nacho. Per l'occasione, è stata raccontata la storia de "L'asinello invidioso" messa in scena da Andrea Bebbu con il suo teatro giapponese Kamishibai. La storia dell'asinello invidioso fonda le sue radici in tempi molto antichi, scritta da Esopo, grande autore di storie capaci di trasmettere un valido insegnamento. In questo caso, la storia di due asinelli, che con le loro qualità e le emozioni che provano, rappresentano da vicino le caratteristiche dell'uomo. L'invidia non va giudicata, ma accolta, perché se è vero che essere invidiosi non aiuta, ma quella emozione va accolta e compresa, si capisce che, alle volte, basta ciò che si possiede, sentimenti compresi. A divertirsi insieme ad Ignazio i suoi immancabili amici bambini, che si sono dimostrati pronti a festeggiarlo nel migliore dei modi, regalandogli a sorpresa, una torta prelibata.

L’Associazione Culturale e di Promozione Sociale Asini si nasce…e io lo nakkui – Gallura, con sede in Località Punta D’Acu, ad Arzachena, viene costituita nel dicembre 2015 sulla scia di una travolgente passione nata all’interno di un percorso formativo di counseling. La proposta era quella di abbinare la “relazione d’aiuto” del counseling puro alla formazione professionale nell’ambito degli IAA e dar vita in questo modo alla figura professionale dell’Onocounselor. L’associazione si propone di diffondere la conoscenza delle attività con gli asini, salvaguardandone e tutelandone la specie e opera nel campo delle attività assistite con gli animali (AAA) secondo le Linee Guida CRN IAA e in conformità all’accordo Stato Regioni marzo 2015. Gli interventi hanno finalità di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione, attraverso i quali si promuove il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale. La scelta dell’asino si rifà ad un ritorno al passato in cui l’asino, in Gallura, come nel resto della Sardegna, ha svolto un ruolo fondamentale, non solo come mezzo di trasporto e lavoro, ma anche come fedele compagno dell’uomo. La riscoperta di questo animale rappresenta anche la riscoperta di noi stessi e delle nostre tradizioni.

L'asino, d'indole dolce, curioso, intelligente, empatico, amante delle coccole e con un tasso di aggressività nullo, è particolarmente adatto ad intraprendere attività assistita con animali per soggetti che hanno difficoltà relazionali, emotive ed affettive. Si tratta, infatti, di un animale dai sensi altamente sviluppati e dotato di una intelligenza particolare che esige l'instaurarsi di una relazione con colui che gli sta di fronte. Proprio questo essere empatico fa sì che dopo poco tempo l'asino individui gli eventuali deficit degli utenti e si comporti di conseguenza mostrandosi paziente e comprensivo. Tra le attività proposte dall’associazione: gestione e cura dell’animale; attività ludico-ricreative; onocounseling; focusing; onotrekking; escursione archeologica someggiata. Queste sono rivolte ad un target molto ampio che comprende bambini in età prescolare e adulti fino alla terza età. Sono rivolte perciò ad individui singoli, gruppi, famiglie, scolaresche, comunità per anziani e non ultime, comunità di ricovero terapeutico. Tutto ciò è reso possibile proprio dalle peculiari caratteristiche dell’asino, che essendo un animale versatile, si presta allo svolgimento di svariate tipologie di attività.

L’approccio con l’asino non essendo performante, non si carica di aspettative e tensioni finalizzate allo svolgimento dell’attività. Pertanto, tutto ciò che si riesce ad ottenere è frutto di una connessione empatica tra l’uomo e l’animale, una comunicazione che avviene in assenza di parole, e che si costruisce attraverso il contatto, esclusivamente grazie al corpo. Il principale obiettivo che queste attività si prefiggono di ottenere, è il raggiungimento della felicità e la riscoperta di sensazioni positive. L’onoterapia, per la natura stessa dell’animale e per la specifica funzione di facilitatore dell’operatore, ha la capacità di dare fiducia e di rimettere in moto il piacere della comunicazione emotiva; ha come dimensione fondamentale l’affettività e per obiettivo la capacità di percepire, di sentire di essere in contatto con i propri sentimenti e di saperli esprimere. Insieme, operatore e utente compiono un percorso che, con la partecipazione dell’asino, porta all’acquisizione di sicurezza, fiducia nelle proprie capacità, ampliamento del proprio orizzonte esperienziale, superamento delle paure, conquista di autonomia e di capacità decisionale. Il rapporto con l’animale risulta ricco di valenze affettive, finalizzato a costruire delle competenze in un ambiente in cui le regole sono chiare, ma in cui non vi è né rigidità, né ambiguità, ma reciproco rispetto e ascolto. Frustrazioni e gratificazioni sono ugualmente presenti, ma equilibrate dalla presenza dell’operatore, cui spetta il ruolo fondamentale di mediatore fra utente, animale e ambiente.

Veronica Spanu, presidente dell’associazione – coadiuvata dalla vicepresidente Paola Sechi e dalla professional counselor Claudia Mastio, nonché dalla Dott.ssa Carla Anna Adele Sechi, terapista della riabilitazione – commenta: “La nostra associazione, negli anni, ha svolto vari progetti in collaborazione con le varie associazioni di volontariato territoriali su ambiente e animali e in ambito sociale (case famiglia, donne vittime di violenza, ecc.). L’asino è un animale versatile ed empatico. Riesce a sentire il disagio, il bisogno e l’emozione della persona e a modularsi a seconda di ciò che si trova di fronte. La sua caratteristica principale è quella dell’accoglienza incondizionata. Pertanto è uno fra gli animali più indicati per tutte quelle persone che hanno sperimentato nella loro vita il rifiuto: l’asino non rifiuta e non abbandona, anzi tende a instaurare connessioni e legami duraturi. Ama per sua natura le relazioni continuative con le persone e manifesta il bisogno di potersi fidare. Inoltre è un vero e proprio “strumento” di palestra emotiva: ti insegna che cos’è la frustrazione perché non si lascia domare ma, se viene rispettato, crea un legame autentico e leale. L’asino va a passo lento e profondo. Prima aiutava a portare pesi fisici, oggi ci aiuta a portare pesi emotivi. Credo che questo aspetto costituisca una grande rivincita per l’asino rispetto allo stereotipo negativo che per secoli si è perpetrato nei suoi confronti”.