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Arzachena, nasce L’Intreccio: un locale dove l’inclusione diventa impresa

Un progetto di inclusione e collaborazione che va oltre le barriere, offrendo opportunità di lavoro e socialità.

Arzachena, nasce L’Intreccio: un locale dove l’inclusione diventa impresa
Arzachena, nasce L’Intreccio: un locale dove l’inclusione diventa impresa
Andrea Baragone

Pubblicato il 31 October 2024 alle 10:00

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Arzachena. “L’idea è quella di intrecciare le nostre vite in una sola, collaborando e lavorando insieme, cercando di andare oltre quelle barriere che la nostra società spesso e volentieri impone”.
Con queste parole, il bar e piccola ristorazione L’Intreccio, nato dall’idea di Antonella Pileri, Paolo Piredda e Laura Curreli della cooperativa "Il Giardino di Giulia", si presenta al pubblico come un progetto unico e ambizioso: dimostrare che fare impresa e includere possono viaggiare insieme.
Inaugurato il 15 luglio, L’Intreccio ha scelto come fondamenta i principi di inclusione, collaborazione e allegria.
Nelle parole dei suoi fondatori, il locale vuole essere un punto d’incontro e di integrazione, dove persone normodotate e ragazzi con disabilità possono lavorare fianco a fianco, costruendo un’esperienza di scambio e crescita reciproca. Attualmente, lo staff include quattro giovani diversamente abili, coinvolti in mansioni varie, dal servizio al tavolo all’aiuto barista.
La loro presenza non è solo un atto di integrazione, ma una dimostrazione concreta che un ambiente di lavoro inclusivo è possibile e arricchente.

Oltre alla ristorazione, L’Intreccio è anche uno spazio di socialità e intrattenimento: serate di karaoke, attività ludiche e giornate tematiche riempiono il calendario del locale, offrendo momenti di gioia e condivisione.
Proprio oggi, 31 ottobre, il locale ospiterà una festa di Halloween con truccabimbi, disegni pomeridiani e una speciale “Corrida di Halloween”, accompagnata da un menù dedicato per l’occasione.

L’Intreccio non è solo un luogo fisico, ma un messaggio di speranza e di fiducia, un invito alla comunità a vivere insieme senza discriminazioni, dimostrando che i limiti non esistono quando ci si unisce per superarli.
Come affermano i fondatori, ogni giorno il locale è un modo per ricordare ai ragazzi diversamente abili e a tutta la comunità che “insieme si può”.
Tra un caffè, un sorriso e un’esperienza di lavoro condivisa, L’Intreccio rappresenta quel “primo granello” di un mondo più giusto, dove ognuno possa sentirsi valorizzato per ciò che è.