Olbia. Riceviamo e pubblicamo la nota congiunta di Uiltrasporti, FiltCgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto aereo che chiedono un incontro urgente al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas in merito alla scadenza della continuità territoriale (con sospensione delle attività di volo di Alitalia e contestuale nascita della Newco Ita) e sulla vertenza dei lavoratori di Airitaly.
On.le Presidente,
tra meno di due mesi scadrà l'attuale Continuità Territoriale e nel medesimo periodo ci sarà la sospensione delle attività di volo della compagnia di bandiera Alitalia e la contestuale nascita della Newco Ita. Da ieri notte Alitalia non vende più i biglietti per voli dal 15 ottobre 2021 mentre da domani Ita inizierà la vendita dei voli che prenderanno il via sempre a partire da metà ottobre. In questo nuovo contesto, resta l'incertezza di come si continuerà a garantire la Continuità Territoriale Aerea in assenza di un bando che da oltre 3 anni tarda ad arrivare e, cosa forse più importante, in mancanza di un vettore in grado di accettare gli oneri di servizio necessari ad assicurare il diritto alla mobilità dei sardi.
Come Organizzazioni Sindacali, in tutti gli incontri avuti con Lei, abbiamo sempre manifestato le forti preoccupazioni in merito al futuro del trasporto aereo sardo e, purtroppo, quanto sta per accadere non può che amplificare tutte le problematiche più volte rappresentate. A tal proposito, facciamo presente che stante l'attuale situazione, dal 16 del mese di ottobre p.v., la Sardegna non godrà più di collegamenti con frequenze, orari tipologie di aeromobili, servizi certi ed a prezzi calmierati. In questo scenario, peraltro, riteniamo insufficienti ed inadeguate le misure poste in essere dal Governo a tutela dei diritti dei passeggeri e dei sardi rispetto alla continuità mentre, siamo certi che senza alcun intervento da parte della Regione tutti noi dipenderemo esclusivamente dalle scelte
commerciali delle compagnie tradizionali e dai vettori low cost, entrambe interessate unicamente ai propri profitti.
Questo nuovo scenario improntato solo ed esclusivamente sul libero mercato, potrebbe creare indiscutibili ripercussioni anche sui tre aeroporti della Sardegna in cui, come è noto, l'attività nel periodo invernale è sempre stata per lo più legata ai voli di continuità territoriale.
La necessità della Sardegna di essere protagonista in una materia come quella legata alla
mobilità da e per la nostra isola coincide oltremodo con la necessità di non disperdere un know how di grande esperienza e professionalità costituito dai 1400 lavoratori Airitaly che a fine anno rischiano di uscire definitivamente dal perimetro del trasporto aereo. L'accordo di cassa integrazione firmato lo scorso mese di giugno ha consentito ai lavoratori una continuità retributiva ma è assolutamente necessario lavorare congiuntamente e celermente per trovare delle soluzioni industriali che prospettino loro nuove soluzioni lavorative. Siamo fortemente convinti che le due vertenze, quella sulla continuità territoriale e quella dei lavoratori Airitaly, possano risolversi trovando un’unica soluzione. Le chiediamo pertanto un urgente incontro auspicando che a breve possa pervenirci una Sua nota di convocazione ufficiale.
Le porgiamo i nostri più distinti saluti.