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Galoppa l'inflazione: Olbia registra un +6.3% sulle strutture ricettive

I dati su base territoriale

Galoppa l'inflazione: Olbia registra un +6.3% sulle strutture ricettive
Galoppa l'inflazione: Olbia registra un +6.3% sulle strutture ricettive
Olbia.it

Pubblicato il 22 January 2025 alle 14:00

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Sassari. Nel 2024 in Sardegna la crescita dei prezzi al dettaglio è risultata inferiore rispetto alla media nazionale, ma alcune voci di spesa, a partire dagli alimentari, registrano sensibili incrementi dei listini rispetti all’anno precedente, e si evidenziano forti differenze sul territorio. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha rielaborato i dati definitivi dell’Istat sull’inflazione del 2024 per analizzare l’andamento dei prezzi in regione.

“In Sardegna lo scorso anno l’inflazione media si è attestata allo 0,9%, al di sotto della media nazionale dell’1%, un dato che porta l’inflazione totale del triennio 2022-2024 a quota +16,1% - spiega il presidente Giorgio Vargiu – Dopo i rincari del 2022, quando l’inflazione media in regione si è attestata al +9,1%, e quelli del 2023 (+6,1% su anno) ci si attendeva una discesa dei prezzi al dettaglio che purtroppo non c’è stata, e i listini, anche se a un ritmo più lento, hanno proseguito la corsa al rialzo”.

“Analizzando i dati dell’Istat si scopre che una voce primaria per le famiglie, quella relativa ad alimentari e bevande analcoliche, ha registrato nel 2024 aumenti medi dei prezzi del +2,4% in Sardegna, con percentuali che vanno dal +1,4% di Olbia-Tempio al +2,4% di Cagliari – prosegue Vargiu – Per i servizi legati alla ristorazione gli incrementi più alti si registrano a Sassari (+4,3% su anno) mentre i listini delle strutture ricettive si impennano del +6,3% a Olbia-Tempio, contro una media regionale del +2,2%. Sensibili rincari anche per le tariffe assicurative (rc auto e abitazioni) con incrementi che vanno dal +4% di Sassari al +8,1% di Olbia”.

“Buone notizie sul fronte delle tariffe di luce e gas, con una riduzione media sull’Isola del -18,1% rispetto al 2023, ma si tratta di un mero rimbalzo tecnico dopo la crisi energetica che a partire dal 2022 ha portato anche in Sardegna ad una impennata delle bollette – prosegue Vargiu – In tema di prezzi al dettaglio il bilancio del 2024 appare purtroppo negativo, dal momento che i rincari in alcuni settori chiave per le famiglie e per l’economia dell’Isola proseguono senza sosta, anche in assenza dei fattori, a partire da crisi energetica e guerra in Ucraina, che nell’ultimo biennio avevano influito in modo drastico sui listini praticati ai consumatori”.