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Olbia, Vita da aMare progetto dedicato all'inclusione alla XXX Regata dei Legionari

L'appuntamento per domenica 29 ottobre

Olbia, Vita da aMare progetto dedicato all'inclusione alla XXX Regata dei Legionari
Olbia, Vita da aMare progetto dedicato all'inclusione alla XXX Regata dei Legionari
Olbia.it

Pubblicato il 26 October 2023 alle 19:00

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Olbia. Proseguono le attività del progetto dedicato all'inclusione delle persone con disabilità, domenica l'appuntamento è con la XXX Regata dei Legionari: circa ottanta ragazzi e almeno venticinque imbarcazioni, Vita da aMare torna a navigare.

Dopo gli appuntamenti con la mototerapia che, nel circuito allestito all'Olbia Arena, ha visto i ragazzi con disabilità in sella alle due ruote, guidati da istruttori federali e piloti esperti, la partecipazione all'evento Benvenuto Vermentino e al Trofeo dei Due Golfi, regata in memoria dell'imprenditore nautico Bepi Carlini, dal fine settimana Vita da aMare riprende il largo con la XXX Regata dei Legionari. A bordo tra gli equipaggi della manifestazione velica dedicata ad Andrea Campesi, storico nostromo della Marina di Porto Rotondo, organizzata dallo Yacht Club Porto Rotondo, domenica i ragazzi di Vita da aMare molleranno gli ormeggi per veleggiare nelle acque del borgo.

L'inclusione incontra la solidarietà, negli spazi antistanti lo Yacht Club, Avis Olbia, per l'occasione, ha organizzato una raccolta di sangue, dalle 8 alle 12. Sabato è la volta della Traversata d'autunno, destinata ai più piccoli che navigheranno nel golfo di Olbia. Prossimi appuntamenti, le visite alla fattoria didattica, l'ippoterapia, le gite in catamarano e i laboratori organizzati alla Marina Cala dei Sardi di Cugnana, e le giornate di sport e attività ludiche al Polo sportivo di Porto Rotondo. Nato nel 2016 come un lungo fine settimana velico che ha ottenuto il Premio Brera come migliore manifestazione sociale, il progetto del Comune di Olbia dedicato all'inclusione delle persone con disabilità, con il contributo della Fondazione di Sardegna e del Consorzio di Porto Rotondo, e che coinvolge le associazioni del territorio, dall'anno scorso è stato arricchito di nuovi contenuti e attività collaterali che puntano a superare il mero assistenzialismo in direzione di un'integrazione attiva.