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Coniugi trovati morti in casa: in carcere il figlio

Testimonianze e immagini di videosorveglianza smentiscono la versione dell’indagato

Coniugi trovati morti in casa: in carcere il figlio
Coniugi trovati morti in casa: in carcere il figlio
Olbia.it

Pubblicato il 02 January 2025 alle 12:12

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Cagliari. Claudio Gulisano è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio volontario dei suoi genitori, trovati morti nella loro abitazione di via Ghibli a Cagliari. Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, l’uomo, inizialmente convocato come testimone, è stato fermato al termine di un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di San Bartolomeo e trasferito nel carcere di Uta.
Durante l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero Rossana Allieri, sarebbero emerse numerose contraddizioni nelle dichiarazioni di Gulisano.
Una testimone avrebbe smentito il suo racconto, dichiarando di averlo visto la mattina del 5 dicembre uscire dall’appartamento dei genitori, mentre lui aveva riferito di essere arrivato solo in serata, preoccupato perché non riusciva a contattarli.
Come riportato sempre dal quotidiano, la testimonianza sarebbe supportata anche da alcune immagini, catturate dalle telecamere di videosorveglianza di un’attività commerciale, che mostrerebbero Gulisano nei pressi dell’abitazione dei genitori durante la mattinata.
Ulteriori prove potrebbero arrivare anche dall’analisi degli smartphone delle vittime effettuata dai Ris.

Un altro dettaglio, emerso durante le indagini, riguarderebbe un post pubblicato dallo stesso Claudio Gulisano su Facebook il 23 dicembre 2024 alle ore 08:08.
Nel post, accompagnato da una foto dei genitori, Gulisano aveva scritto: “Una preghiera per i miei genitori”.
Il messaggio, apparso in un primo momento come un tributo, è ora al centro delle indagini, considerando i sospetti e le accuse mosse contro di lui. Gli inquirenti stanno esaminando anche l’attività social dell’indagato per verificare eventuali altri elementi utili al caso.

Un altro elemento che aggraverebbe la posizione dell’indagato riguarda il possibile movente economico.
I coniugi Gulisano erano proprietari di diversi immobili e godevano di una situazione finanziaria agiata, a differenza del figlio Claudio, che avrebbe accumulato debiti dopo il fallimento di un market comprato dal padre per aiutarlo. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 4 e il 5 dicembre sarebbero stati registrati movimenti bancari sospetti sul conto della famiglia, utilizzato anche dall’indagato.
Gulisano avrebbe fornito spiegazioni che, però, non avrebbero convinto il pubblico ministero, il quale ha emesso l’ordine di custodia cautelare in carcere.

Indagini in corso

Gli investigatori attendono ora i risultati dell’autopsia per determinare l’orario esatto del decesso della coppia.
Un elemento chiave potrebbe essere un messaggio WhatsApp inviato dal cellulare di Luigi Gulisano nella mattinata del 5 dicembre, orario in cui l’uomo sarebbe già stato morto, secondo le ipotesi investigative. Il caso, come evidenziato da La Nuova Sardegna, resta aperto e gli inquirenti continuano a lavorare per raccogliere ulteriori prove e chiarire i dettagli di un duplice omicidio che ha sconvolto la città di Cagliari.