Thursday, 07 November 2024
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Pubblicato il 07 November 2024 alle 10:41
Olbia. La situazione della sanità gallurese è critica, e UIL Fpl e CGIL Fp non risparmiano accuse. La segreteria territoriale UIL Fpl Gallura, insieme alla CGIL Fp, è intervenuta con forza per denunciare ciò che definisce una "situazione catastrofica" nella sanità del territorio. In un comunicato congiunto, i due sindacati espongono problematiche e accuse che riflettono il disagio e l’insoddisfazione nei confronti dell’attuale gestione della ASL Gallura.
"Come segreteria territoriale UIL Fpl Gallura mi preme intervenire sulla situazione catastrofica della Sanità Gallurese, questo da noi denunciato più volte. Denunciamo ancora una volta la mancata comunicazione con questa azienda. Il Direttore generale, nelle poche riunioni fatte con i sindacati, quando ancora era possibile reclutare del personale, si esibiva in monologhi lunghi, descrivendo la ASL Gallura come un'azienda con dipendenti in esubero, utilizzando standard nazionali che probabilmente erano solo di sua conoscenza. Sosteneva anche che gli standard dell'accreditamento regionale erano sovrastimati, e sarebbe stato opportuno adottare quelli della regione Lombardia. In questi tre anni ne abbiamo sentito di ogni colore, e nel mentre abbiamo visto andare via circa 200 professionisti, tra dirigenti medici, infermieri, OSS."
Il comunicato continua con esempi specifici di problematiche e decisioni prese dall'ASL che, secondo i sindacati, hanno peggiorato la situazione: "Alcuni infermieri dopo essere stati formati per lavorare nel pronto soccorso della ASL Gallurese, sono stati autorizzati in piena stagione estiva ad andare a lavorare in AREUS. Per non parlare poi dei posti letto persi in questi anni. Le criticità riportate in un Atto aziendale tutto da rifare,in quanto invece di chiarire gli aspetti organizzativi e il funzionamento della azienda ha determinato enormi problemi,tra cui la mancata condivisione delle risorse, già scarse nel 2022, e con l'avvento di questa dirigenza, ulteriormente ridotte."
Consultorio familiare e psichiatria a rischio
Un altro punto critico è rappresentato dal futuro del consultorio familiare: "Da notizie avute, nelle ultime riunioni, il Direttore generale vorrebbe chiudere il consultorio familiare, ma probabilmente non è al corrente che è rimasta in servizio un'unica ginecologa, e anziché potenziare l'organico, vorrebbe chiuderlo, in maniera tale che le donne gravide siano costrette a recarsi in ospedale? Tutto questo non è idoneo, ricordando che le norme che istituiscono i consultori nei distretti, proprio per la specifica attività che svolgono non possono essere collocati dentro un presidio ospedaliero. Cosa dobbiamo attenderci ancora da questa Direzione? Aspettiamo da troppo tempo che la politica dia un segnale ai cittadini che hanno riposto in essa fiducia per una sanità migliore,consapevoli delle difficoltà presenti sia a livello nazionale, che regionale. Qui si stanno creando climi di lavoro di insofferenza,dove gli operatori hanno perso serenita' e soprattutto la voglia di lavorare
Un'importante criticità di questa Asl è l'assenza di psichiatria sia in SPDC che nel CSM, dove attualmente si garantiscono solo le urgenze.Se i pazienti affetti da patologie psichiatriche,non vengono presi in carico e seguiti costantemente,rischiano di scompensarsi e finire in reparto con ricoveri coatti,o peggio essere aggressivi con i familiari, creando gravi scompensi nelle famiglie.
L'altra criticità urgente è la grave carenza dei pediatria nell'ospedale di Olbia. Nel mese di ottobre ha visto andare via tre pediatri che se non verrà sanata, vedrà chiudere oltre la pediatria,anche il punto nascite di una città di oltre 65 mila abitanti con un bacino di 158 Mila abitanti."
I sindacati sottolineano anche la carenza di personale medico e il clima di tensione e disagio che questo sta generando tra gli operatori sanitari: "Le criticità maggiori sono la carenza di personale medico, infermieristico, ostetrici, di supporto OSS, ma anche di tecnici sanitari di radiologia medica, fisioterapisti, tecnici della prevenzione e amministrativi. Per poter dare avvio alle case di comunità e istituire gli infermieri di famiglia, COT e ospedali di comunità, servono infermieri, OSS e amministrativi, per favorire la applicazione del DM 77/2022 finanziato con i fondi del PNRR per il potenziamento del territorio, ma mancano infermieri e non ci sono nemmeno per garantire la copertura dei turni e le reperibilità nelle unità operative. Le radiologie presenti nei tre presidi afferiscono a due dipartimenti diversi, e nonostante questo si stanno facendo ruotare i TSRM nelle tre sedie, con spostamenti di tecnici da Olbia a Tempio, e da Tempio alla Maddalena, creando forti malumori con gli operatori, che alla prima occasione faranno domanda di trasferimento e allora resteremo senza personale. Addirittura a Tempio per almeno due volte alla settimana il Tsrm è costretto a fare l'amministrativo (spesso solo in turno la mattina),e questo può creare un contenzioso con la Asl per demansionamento.
Nell'ospedale della Maddalena mancano i radiologi per fare funzionare la Tac a 120 strati, ma a detta del direttore della Asl, a La Maddalena funziona tutto bene, e abbiamo l'infermiere di famiglia, il super distretto che fa numeri mirabolanti, ma nella realtà non ci sono neanche i servizi basilari di cui l'utente avrebbe bisogno.
E' necessario rivedere la collocazione attuale di alcune UU .OO. nel presidio Ospaliero di Tempio che è stato depotenziato creando piattaforme che rispettino le discipline ed eliminando le accozzaglie di reparti con tipologie di pazienti differenti, con rischi infettivi e soprattutto con intensità assistenziali diverse
A La Maddalena abbiamo il problema anche del personale infermieristico della dialisi, che è in forte carenza, chiedendo agli infermieri di Olbia di andarci in prestazioni aggiuntive, da questi rifiutata anche per mancato pagamento di altre prestazioni fatte nel mese di novembre scorso e delle prestazioni fatte per la dialisi.
Non parliamo poi del disastro per le poche commissioni per vedere gli invalidi, aumentando sempre di più le persone con 104 che aspettano che gli venga riconosciuta un'assistenza."
Nel comunicato congiunto, i sindacati chiedono un intervento urgente della politica regionale: "Per tutte queste criticità e per la mancata evidente di una programmazione dell'azienda (nonostante il direttore a luglio aveva parlato di eccellenza della ASL Gallura) prendendosi anche premio di raggiungimento degli obiettivi (ci dovrebbe spiegare gli obiettivi raggiunti) la UIL Fpl Gallurese chiede già da tempo l'approvazione in regione della legge di riordino delle ASL e il veloce commissariamento delle ASL stesse."
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