Arzachena. Claudia Chessa è fuori pericolo, è stata dimessa dall'ospedale, a Malta, e racconta ai microfoni di una trasmissione su Canale5 la sua versione su quanto accaduto in quella tragica notte tra il 22 e il 23 gennaio scorso.
La giovane ha rilasciato un'intervista raccontando la sua versione dei fatti: "quella sera siamo andati insieme in un locale, abbiamo iniziato a litigare e sono tornata da sola in hotel, lui mi ha raggiunta", la lite sarebbe proseguita trasformandosi in un'aggressione, e stando a quanto riporta il giovane anche lei lo avrebbe picchiato.
Claudia Chessa racconta di essersi lanciata per salvarsi dall'aggressione, ora è stata dimessa, è molto provata, racconta che dopo la serata in discoteca sono tornati in hotel, racconta i dettagli sulla lite e sui gesti violenti, una violenza da cui lei voleva fuggire e il volo dal balcone per lei era l'unica salvezza. Le foto che la ritraggono con ferite e lividi sono come un pugno allo stomaco per chi le osserva e raccontano più delle parole cosa possa essere accaduto. "Sono rimasta appesa nel balcone - ha atteso qualche secondo prima di buttarsi nel vuoto, dove il tendone sottostante ha attutito la caduta, ha preferito il salto nel vuoto dopo che le parole minacciose del fidanzato risuonavano nella sua mente "non uscirai viva da questa stanza" racconta la ragazza.
Il padre Silvano racconta il suo dolore, il suo spavento, "quando sono stato informato da mia moglie dell'accaduto ho temuto di non rivedere più mia figlia, ho temuto che morisse". Silvano Chessa che non augura a nessun padre quello che ha passato lui, conferma che "non era mai successo niente che lasciasse intendere comportamenti di questo tipo".
Saranno le indagini e le deposizioni a far luce su quanto accaduto e i segni sul corpo della giovane restano un'indizio, una base da cui partire per far luce su una vicenda in cui in questo momento le versioni, restano difformi e con tanti punti da chiarire.