Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 03 February 2024 alle 07:00
Olbia. Un sogno, un'idea, un progetto e ora una realtà. L'ACOP ( Associazione cure oculistiche pediatriche) oggi è una realtà grazie a un impegno, a una forza di volontà voluta da più parti, da Nord a sud dell'Italia, dal Veneto alla Sicilia, per aiutare, assistere, consigliare e sostenere le famiglie dei bambini con difetti visivi. La Presidente dell'Associazione è Emanuela Meloni, sarda, residente a Olbia che insieme ad altri 38 soci è riuscita a creare un'Associazione "con lo scopo di intessere una rete di relazioni, condivisioni di esperienze affinché altre famiglie abbiano il supporto medico, legale, psicologico che noi non abbiamo avuto" racconta Emanuela. L'associazione si occupa di tutte le patologie oculari, paradossalmente, dice Manuela " i difetti visivi sono invisibili, bisogna dare voce a tutto ciò che non può essere visto."
Tutto ha inizio 8 anni fa quando a Simone il secondo figlio di Emanuela viene diagnosticata la cataratta congenita. Emanuela stessa ha dovuto combattere con questa disabilità in tempi differenti e ritrovandosi 40 anni dopo a gestire la situazione che vissero i suoi genitori ha cominciato a raccontare la sua esperienza e il suo vissuto, i social hanno la potenzialità di non avere confini, far sentire più vicini nonostante la lontananza fisica. Lei stessa ebbe la conferma che il secondogenito ha più possibilità di sviluppare la stessa disabilità visiva. Un medico di Cagliari il Dr. Alberto Messina, medico di fiducia, molto competente in materia, la indirizzò a Roma dove ebbe la possibilità di incontrare prof. Michele Fortunato, illustre medico che del giuramento di Ippocrate ha fatto la sua fede, un medico d'altri tempi che vuole aiutare questi bambini.
Prof. Fortunato le presenterà un quadro della malattia e le diverse strade da percorrere. E da lì, partendo dalle testimonianze anche nella pagina Fb cataratta congenita, tra chat e tante telefonate, tra una confidenza e una condivisione intorno a Emanuela e Simone si crea naturalmente una rete fitta di contatti, di genitori che condividono difficoltà, paure, dolore, speranze e voglia di combattere. Tutto questo ha posto le basi per creare la realtà Acop, nata per volontà di tanti genitori che vogliono aiutare bambini e genitori affinché il loro percorso possa essere meno tortuoso, si possano conoscere tutte le alternative possibili e si possa essere seguiti dal punto di vista medico, psicologico e legale. Da ricordare che solitamente la diagnosi può arrivare sin dai primi giorni di vita, e il problema può manifestarsi in varie fasi della vita pediatrica.
L'associazione costituita a dicembre conta 39 soci e un socio Onorario che è stato ed è il punto di riferimento di tante famiglie: il prof.Michele Fortunato, eletto all'unanimità. Anche Il direttivo è' stato eletto all'unanimità, a testimoniare come tutti questi genitori lavorino facendo fronte comune e compatto per portare avanti il progetto. Emanuela Meloni e' la presidente, mentre Elio Scarfì siciliano, il vicepresidente, da Foggia arriva Giacomo Giuseppe Masciocco il segretario, mentre il tesoriere Paola Roberti e' di Lucera, Elena Marcolini che arriva da Macerata e' l'addetta alle P.R. ACOP si occupa di tutte le forme di disabilità visive, quelle forme che per assurdo sono invisibili, la prima domanda che viene posta solitamente dai genitori la prima volta è: come vede mio figlio? Domanda che non ha risposta, Manuela suggerisce di non colpevolizzarsi, esiste un tempo per abbattersi ma poi esiste il tempo per combattere affianco ai bambini,con i bambini e per i bambini. Tanti gli incontri in programma che, come sottolinea Manuela: "non sono dedicati solo a chi affronta queste situazioni, bisogna fare informazione e coinvolgere, affinché tutti conoscano queste realtà e quanto può essere fatto." Si occuperanno di convenzioni con medici e centri ottici, partnership, si farà formazione ai pediatri di base, e' già pronto anche un opuscolo informativo che verrà condiviso nelle scuole. A breve partirà la campagna di tesseramento che prevede due tipologie di soci: I soci ordinari e i soci sostenitori.
Serve sostegno, Esiste una pagina fb,un sito e dei riferimenti via mail e cellulare da contattare. Partirà una campagna che prevede l'informazione su tutto il territorio partendo dalle scuole, va fatta informazione, va creata una rete, servono sinergie, va formato il personale scolastico che sostiene questi bambini e non ultimo bisogna sensibilizzare su questo tema. Emanuela ci tiene a sottolineare quanto la sinergia, la condivisione e il supporto di tutti i soci abbia creato terreno fertile per trasformare un'idea in una realtà e come dice il piccolo Simone, che si definisce socio Onorario junior, "Mamma insieme siamo invincibili!"
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