Olbia, a Plebi una montagna di rifiuti: "immobilismo totale non contemplabile"

Olbia. La collina di Plebi è al centro di una delle emergenze ambientali più gravi che la città di Olbia abbia mai affrontato: è quanto evidenzia il consigliere comunale di minoranza Eugenio Carbini. Il consigliere ha espresso la sua preoccupazione per l'invasione di rifiuti abusivi nella zona, una situazione che si sarebbe ulteriormente aggravata, secondo Carbini, a seguito dell'ordinanza sindacale che ha eliminato gli ecobox.

"È uno dei momenti più critici che la città sta attraversando sotto l'aspetto ambientale da quando ricopro l'incarico di consigliere comunale," ha dichiarato Carbini. "L'ordinanza sindacale che ha di fatto eliminato gli ecobox non ha risolto il problema, ma lo ha acutizzato. In alcuni casi le discariche sono rimaste nelle zone ove erano presenti gli ecobox, mentre in altri casi si sono trasferite."

Carbini ha evidenziato in particolare la situazione sulla strada che porta a San Vittore, dove in un tratto di 400 metri si trovano due discariche principali e numerose altre di piccole dimensioni. "La collina di Plebi ormai deve essere bonificata con una azione ad hoc, è diventata una collina di rifiuti, nonostante sia una zona di alto pregio ambientale."

Ha poi proseguito descrivendo la situazione di Teggja e Sambene come "una discarica a cielo aperto, una zona rurale completamente devastata dall'abbandono di rifiuti di ogni genere, alcuni di questi speciali." Le conseguenze, secondo Carbini, sono drammatiche sia in termini di catastrofe ambientale, sia in termini di deprezzamento delle zone rurali, dove nel tempo sono sorti agriturismi, strutture rurali di ogni livello, B&B, e in alcuni casi anche strutture destinate al doposcuola dei bambini.

"Comprensibile il fatto che non sia certamente semplice trovare una soluzione, ma certamente non contemplabile un immobilismo totale," ha concluso Carbini, chiedendo interventi urgenti per affrontare e risolvere questo grave problema ambientale.