Monday, 30 December 2024
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Pubblicato il 06 September 2024 alle 14:50
Cagliari. La convocazione di ieri, 5 settembre, nel quartiere fieristico di Cagliari, ha segnato il quarto incontro su transizione energetica, eolico e fotovoltaico. L'evento è stato promosso dalla Giunta Todde e ha coinvolto le rappresentanze locali dei sindaci, comitati e cittadini. Dopo gli appuntamenti di Sassari, Olbia e Oristano, ieri è stata la volta della Città Metropolitana di Cagliari.
Anche nella quarta tappa a sud della Sardegna, la maggioranza del Consiglio regionale sardo ha dimostrato una solida coesione su due fronti cruciali per il futuro dell'isola: l'approvazione rapida di criteri precisi e puntuali sulla individuazione, con apposito decreto di legge, di aree idonee e non idonee per i nuovi impianti ad energia verde e l'applicazione dei regolamenti per l'iter di riconoscimento della proposta di legge popolare "Pratobello '24".
Sull'onda del successo della raccolta di firme iniziata in piena estate, migliaia di sardi si stanno recando nei propri comuni di residenza per dire no all'assalto eolico e fotovoltaico. L'evento di ieri ha evidenziato una chiara volontà da parte della giunta Todde di promuovere la transizione energetica a condizioni sostenibili per la Sardegna, contrastando al contempo le speculazioni.
Gli amministratori locali si sono dimostrati pronti al dialogo, ponendo l'accento sulla necessaria salvaguardia delle peculiarità territoriali e del patrimonio paesaggistico e culturale. Durante l'incontro è stata sottolineata l'importanza della legge regionale 5/2024, che ha permesso una pausa di riflessione sul futuro dell'isola sospendendo temporaneamente la realizzazione di nuovi impianti ad energia verde.
La moratoria di 18 mesi è stata impugnata dal Governo Meloni. A questo proposito, il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, ha rimarcato: "Se la presidente Meloni avesse a cuore la tutela del territorio nazionale contro le speculazioni, potrebbe intervenire in modo immediato per bloccare la devastazione dell'ambiente. E invece impugnano le leggi a tutela dei nostri territori". ( Leggi qui).
Per quanto riguarda la proposta di legge popolare "Pratobello '24", in attesa del 16 settembre (ultimo giorno per sottoscriverne il testo), i promotori fanno sapere di aver già raggiunto le 70mila firme. Il Consiglio regionale, allo stesso tempo, si è impegnato a tenere in debita considerazione la mobilitazione popolare in corso. Riconoscendo l'importanza della partecipazione civica, ha assicurato che verranno attivate tutte le procedure per l'iter di riconoscimento della legge di iniziativa popolare prevista dallo Statuto regionale.
Il prossimo incontro tra gli esponenti della Regione e le comunità del nuorese è previsto per il 9 settembre. Nel frattempo, il dibattito continua richiamando l'attenzione di un pubblico sempre più numeroso, anche attraverso i social network. Tra questi Alessio Canu, noto olianese e Dirigente Medico presso UO Ginecologia e Ostetricia Asl 3 Nuoro, ha commentato attraverso la pagina del gruppo Facebook "Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica":
"La legge Pratobello 24 continua a raccogliere firme, in un meccanismo a rinforzo positivo, dove sempre più gente è spinta a dare il proprio contributo alla causa. E così la legge di proposta popolare arriva sulle scrivanie di chi guida la nostra Regione e anche su quelle dei legiferatori nostrani".
Canu ha poi aggiunto: "La prima conseguenza è che Forza Italia ha proposto la sua analisi in Consiglio Regionale con procedura di urgenza ai sensi dell'art. 102 dello Statuto del Consiglio Regionale, che prevede tale possibilità in caso di parere unanime di tutti i capigruppo in Consiglio. Il parere è stato favorevole dai capogruppo dell'opposizione, ma opposto da quelli di PD, Avs e Progressisti, che chiedono il passaggio nelle apposite commissioni prima di un eventuale voto in aula”.
Il medico olianese ha infine invitato tutti ad assumersi le proprie responsabilità: "Sul discorso dell'opposizione, dovranno dimostrare che sia un'intenzione seria quella di andare in procedura di urgenza, considerando che in 3 anni, dal famoso decreto Draghi, non avevano mai avvertito questa premura per metterci al riparo".
Anche il sindaco Ennio Arba, dalla pagina ufficiale del Comune di Urzulei, ha voluto annunciare ai suoi concittadini il provvedimento adottato al fine di salvaguardare il territorio da lui amministrato:
"Nella seduta del 19 agosto scorso, il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità una mozione che impegna formalmente il Comune di Urzulei a dichiararsi totalmente indisponibile all'installazione di qualsiasi parco eolico/fotovoltaico senza previa consultazione e approvazione popolare e dell'Amministrazione. Il concetto è che noi non possiamo e non potremo mai accettare che qualcuno installi qualcosa nel nostro territorio senza la nostra approvazione".
Arba ha concluso: "Negli incontri con la RAS che prossimamente si svolgeranno anche in Ogliastra parteciperemo sicuramente, sempre con spirito costruttivo, ma mantenendo saldo questo principio che non può e non dovrà MAI essere messo in discussione".
Anche nella quarta tappa a sud della Sardegna, la maggioranza del Consiglio regionale sardo ha dimostrato una solida coesione su due fronti cruciali per il futuro dell'isola: l'approvazione rapida di criteri precisi e puntuali sulla individuazione con apposito decreto di legge di aree idonee e non idonee per i nuovi impianti ad energia verde e l'applicazione dei regolamenti per l'iter di riconoscimento della proposta di legge popolare ''Pratobello '24''.
Sull’onda del successo della raccolta di firme, che dal 4 agosto scorso vede migliaia di sardi recarsi nei propri comuni di residenza per apporre una firma per dire no all’assalto eolico e fotovoltaico, l'evento di ieri ha evidenziato una chiara volontà da parte della giunta Todde di promuovere la transizione energetica a condizioni sostenibili per la Sardegna, contrastando al contempo le speculazioni. Gli amministratori locali si sono dimostrati pronti a collaborare ponendo l'accento sulla necessaria salvaguardia delle peculiarità territoriali e del patrimonio paesaggistico e culturale. Durante l'incontro di ieri è stata sottolineata l'importanza della legge regionale 5/2024, che ha permesso una pausa di riflessione sul futuro dell'isola sospendendo temporaneamente la realizzazione di nuovi impianti ad energia verde. La moratoria di 18 mesi impugnata dal Governo Meloni, per la quale il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda, non ha esitato a rimarcare:
"Se la presidente Meloni avesse a cuore la tutela del territorio nazionale contro le speculazioni potrebbe intervenire in modo immediato per bloccare la devastazione dell'ambiente. E invece impugnano le leggi a tutela dei nostri territori"(leggi qui).
Per quanto riguarda la proposta di legge popolare 'Pratobello '24', in attesa del 16 settembre, ultimo giorno per sottoscriverne il testo, i promotori fanno sapere di aver già raggiunto le 70mila firme. Il Consiglio regionale allo stesso tempo, si è impegnato a tenere in debita considerazione la mobilitazione popolare in corso. Riconoscendo l'importanza della partecipazione civica ha assicurato che verranno attivate tutte le procedure per l'iter di riconoscimento previste dallo Statuto regionale.
In attesa del prossimo incontro, tra gli esponenti della Regione e le comunità del nuorese previsto il prossimo 9 settembre, il dibattito continua richiamando l'attenzione di un sempre più numeroso pubblico anche attraverso i social network. Il noto olianese Alessio Canu, Dirigente Medico presso UO Ginecologia e Ostetricia Asl 3 Nuoro, attraverso la pagina del gruppo Facebook "Coordinamento Gallura contro la speciulazione eolica e fotovoltaica"( leggi qui) commenta: “La legge Pratobello 24 continua a raccogliere firme, in un meccanismo a rinforzo positivo, dove sempre più gente è spinta a dare il proprio contributo alla causa. E così la legge di proposta popolare arriva sulle scrivanie di chi guida la nostra Regione. E anche su quelle dei legiferatori nostrani. La prima conseguenza è che Forza Italia ha proposto la sua analisi in Consiglio Regionale con procedura di urgenza ai sensi dell'art. 102 dello Statuto del Consiglio Regionale, che prevede tale possibilità in caso di parere unanime di tutti i capigruppo in Consiglio. Parere favorevole dai capogruppo dell'opposizione, opposto da quelli di PD, Avs e Progressisti, che chiedono il passaggio nelle apposite commissioni prima di un eventuale voto in aula". Il medico olianese continua "Ora, quali passaggi e analisi ulteriori in commissione richieda questa legge non si sa bene, di sicuro ci sarebbe da capire la posizione di ogni singolo consigliere regionale, specie di coloro che siedono nelle commissioni. Questo considerato che spesso la voce della maggioranza è stata solo quella della Todde (al di là del fatto che si concordi o meno con le sue ragioni, altro discorso), ma non sappiamo bene le posizioni dei singoli partiti di maggioranza, né quale che sia la sintesi che ne deriverebbe”. Canu infine invita tutti ad assumersi le proprie responsabilità: “Sul discorso dell'opposizione, dovranno dimostrare che sia un'intenzione seria quella di andare in procedura di urgenza, considerando che in 3 anni, dal famoso decreto Draghi, non avevano mai avvertito questa premura per metterci al riparo; quindi, dovranno lavorare tanto per riuscire a riparare minimamente il danno fatto”.
E anche il sindaco Ennio Arba, dalla pagina ufficiale del Comune di Urzulei ha voluto annunciare ai suoi concittadini il provvedimento adottato al fine di salvaguardare il territorio da lui amministrato: “nella seduta del 19 agosto scorso, il Consiglio Comunale ha approvato 𝐚𝐥𝐥'𝐮𝐧𝐚𝐧𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚̀ una mozione che impegna formalmente il Comune di Urzulei a dichiararsi totalmente indisponibile all'installazione di qualsiasi parco eolico/fotovoltaico senza previa consultazione e approvazione popolare e dell'Amministrazione. Il concetto è che noi non possiamo e non potremo mai accettare che qualcuno installi qualcosa nel nostro territorio senza la nostra approvazione".
Negli incontri con la RAS che prossimamente si svolgeranno anche in Ogliastra parteciperemo sicuramente, sempre con spirito costruttivo, ma mantenendo saldo questo principio che non può e non dovrà MAI essere messo in discussione”.
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