Monday, 13 January 2025
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Pubblicato il 13 December 2024 alle 13:00
La Sardegna si oppone ancora una volta con forza all’ipotesi di realizzare sull’isola il deposito unico nazionale per le scorie nucleari.
Come riportato dall'Ansa, la Regione ha recentemente convocato un incontro d’urgenza con tutti i soggetti competenti in materia ambientale, inclusi i comuni coinvolti, per discutere della procedura di valutazione ambientale strategica che accompagna la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI).
Nella proposta della CNAI sono incluse anche 16 comuni sardi, che ricadono nelle otto aree individuate come potenziali sedi per la costruzione del deposito.
Tuttavia, il messaggio da parte della Sardegna è stato chiaro: un rifiuto deciso e unanime.
L’assessora regionale dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha sottolineato l'importanza di questa opposizione, dichiarando: "La Sardegna ribadisce con forza il proprio No a questa ipotesi, come già espresso dal Consiglio Regionale nel 2021 e rafforzato dall'ordine del giorno numero 15/XVII approvato lo scorso 3 dicembre. Questa battaglia è un punto fermo del nostro impegno a tutela dell'ambiente, della sicurezza e del benessere delle comunità locali."
L’assessora ha inoltre ricordato che il sentimento unanime dei cittadini sardi era già stato espresso con chiarezza nel referendum del 2011, quando il 97% dei votanti si dichiarò contrario a qualsiasi installazione nucleare sull’isola.
Durante la riunione è stato condiviso l’impegno a lavorare su un documento elaborato a partire dalle osservazioni del Comitato Tecnico Scientifico regionale, costituito nel 2021.
Questo documento evidenzia le gravi criticità che rendono la Sardegna "del tutto inadatta" a ospitare una struttura così pericolosa.
Tra i rischi principali sono stati citati: I danni all’ambiente e al paesaggio; Le conseguenze per le produzioni agricole e zootecniche, le minacce all’approvvigionamento idrico, l’impatto sulla sicurezza delle popolazioni locali.
La difesa dell’isola come priorità assoluta Rosanna Laconi ha concluso con fermezza: "Non arretreremo di un millimetro. La difesa della nostra terra, delle nostre comunità e del nostro futuro è una priorità assoluta."
Questa battaglia, come sottolinea il comunicato e riportato dall’Ansa, è destinata a proseguire con il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e della cittadinanza, a tutela di un territorio unico e delle sue comunità.
La Sardegna continua a fare fronte comune contro un progetto che considera incompatibile con la sua identità e con le sue peculiarità ambientali e culturali.
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