Olbia: accolto l’appello per la messa in sicurezza dell’incrocio di Suiles

Olbia. Sono passati quasi sei anni da quel terribile 8 settembre 2017, giorno in cui il giovane Ivan Valente, di soli 27 anni, perse la vita in uno spaventoso incidente stradale all'incrocio di Suiles. Un punto molto particolare, ma anche pericoloso quello sotto il cavalcavia. Le due rampe di accesso venivano utilizzate da sprovveduti automobilisti come corsia alternativa per superare a velocità sostenuta le auto che scorrono sulla Strada Panoramica Olbia- Golfo Aranci.  

 Al riguardo nei giorni scorsi avevamo scritto un articolo (leggi qui) per dare ulteriore voce all’appello fatto alle autorità competenti da Marco Marras e il padre di Ivan, Nicolò Valente, affinché venisse trovata una soluzione per mettere la strada in sicurezza da altre tragedie come quella che è purtroppo piombata sui genitori e i parenti di Ivan. Perché nonostante quel terribile incidente, l'incrocio di Suiles continuava a rappresentare un pericolo per la sicurezza stradale, perché l'abitudine criminale di usare quelle rampe di ingresso e uscita per le frazioni di Suiles e Binzolas con l'intento di "gareggiare" con altri veicoli non era cessato. Due sono stati gli ultimi casi segnalati da due donne e la dinamica dell’auto in corsa era la stessa.  Solo la prudenza delle due donne le ha salvate da un probabile impatto. 

Nei giorni scorsi è stata fatta la segnaletica stradale nuova che impone lo stop a chi discende per quelle rampe, ma è stata rifatta anche quella dello stop per coloro che si dirigono da Suiles-Binzolas a Olbia o Golfo Aranci. Insomma un fermi tutti che impone finalmente la massima prudenza possibile a tutti gli automobilisti che percorrono quel tratto di strada molto pericoloso. Oggi sono apparsi i nuovi pali che sorreggeranno i nuovi cartelli stradali ben visibili anche da lontano. 

“La soluzione di incrementare la segnaletica e la cartellonistica stradale con chiara segnalazione, anche a distanza è stata accolta subito”. Così ha dichiarato Marco Marras, anche a nome di Nicolò Valente, che ha concluso: “Volevo ringraziare l’ingegner Giuseppe Mula del Cipnes che ha ascoltato la nostra richiesta mettendosi subito a disposizione per risolvere, speriamo una volta per tutte, il problema. Ora abbiamo la viva speranza che tragedie come quella che ha spezzato la vita a Ivan Valente non si ripetano più”.