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Olbia: morte di Ivan Valente non ferma le "gare" al bivio di Suiles

A distanza di quasi cinque anni non si fermano gli automobilisti spericolati

Olbia: morte di Ivan Valente non ferma le
Olbia: morte di Ivan Valente non ferma le
Patrizia Anziani

Pubblicato il 16 July 2023 alle 16:00

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Olbia. La  Strada Panoramica Olbia- Golfo Aranci trae inizio dalla Circonvallazione Ovest di Olbia. Attraversando un tratto della zona industriale della città si innesta sulla Sp 82. Nonostante su quel lungo tratto di strada, molto trafficato in estate, sia in vigore il limite di velocità di 50 km orari, ogni anno si verificano brutti incidenti stradali. Non mancano infatti le auto e le moto che finiscono sul prato delle due grandi rotatorie che insistono su quella strada, veicoli che si ribaltano su un lato o finiscono sul guard-rail del viadotto che conduce alla galleria di Moriscu. In particolare il tratto subito dopo quest’ultima, in direzione del bivio per Golfo Aranci- Pittulongu, è diventato teatro di alcuni pericolosi sinistri di cui due, purtroppo, con esito mortale.  

Già in passato, a seguito di alcune collisioni con animali era stato segnalato l’attraversamento improvviso di cani, gatti, volpi, ma anche cinghiali.  Allora per fortuna non ci furono automobilisti feriti, ma sempre animali morti e auto distrutte.

Nel 2019 l’auto di un noto ristoratore impattò contro un grosso suino (leggi qui), nel 2021 un altro sfortunato professionista rimase coinvolto in un altro incidente (leggi qui). Ma è la morte di due giovani, Ivan Valente e Gianluca Carta, vite spezzate che anche a distanza di anni lasciano un vivido e lacerante turbamento (vedi qui e qui).

L'8 settembre 2017, la vita di Ivan Valente, di soli 27 anni, è stata spezzata in un incidente stradale proprio all'incrocio di Suiles, quello a cui si accede attraverso la rampa dell'omonimo bivio, sotto il cavalcavia, dove due auto si sono scontrate violentemente all'altezza di uno stop. Dopo una lunga e dolorosa battaglia legale per ottenere giustizia per la morte del figlio, i genitori di Ivan Valente hanno finalmente ottenuto una sentenza dal tribunale di Tempio Pausania. Paul Capelli, il conducente dell'altra auto coinvolta nell’incidente mortale, è stato condannato con patteggiamento della pena a 2 anni e 9 mesi di reclusione e sospensione della patente per due anni.

Nella stessa Strada Panoramica Olbia-Golfo Aranci il 16 settembre dell’anno successivo, a qualche centinaio di metri oltre la bretella dove aveva perso la vita il 27enne olbiese,  moriva il 34enne nuorese Gianluca Carta. Il giovane ed esperto biker residente a Telti aveva moglie e due figli. Per lui il P.M. ha chiesto l’archiviazione, i familiari si sono opposti con perizia di parte nella quale verrebbe evidenziato un insidioso avvallamento e gradino trasversale esteso del manto stradale.  Non entrando nel merito delle eventuali responsabilità di quest’ultimo sinistro autonomo, per il quale a distanza di quasi 5 anni si sta cercando ancora di fare chiarezza, è invece noto a tutti che la tragedia di Ivan Valente ha un responsabile, è stata formulata una sentenza.

La dinamica messa agli atti dai periti durante la lunga battaglia legale portata avanti dall'avvocato di Nicolò Valente, padre di Ivan, mostra come la macchina proveniente da Olbia abbia impattato con l'auto della vittima che invece procedeva dall'abitato Suiles in direzione Olbia dopo aver sostato allo stop. L'impatto con l'auto di Ivan Valente è stato devastante. Si legge nella relazione di consulenza tecnica firmata dall'ingegnere Stefano Ferrigno di cui alleghiamo un'immagine "... valutando direzione e velocità possedute egli infatti intendeva palesemente discendere lungo la bretella di uscita (per Suiles- Binzolas, n.d.a) per poi procedere lungo quella sucessiva di ingresso..."

Nonostante quel terribile incidente, l'incrocio di Suiles continua a rappresentare un pericolo per la sicurezza stradale perché l'abitudine criminale di usare quelle rampe di accesso e uscita per le frazioni di Suiles e Binzolas con l'intento di "gareggiare" con altri veicoli non è cessato. Questo tipo di manovra automobilistica con lo scopo di superare le auto che percorrono la Strada Panoramica è altamente pericolosa per via di un incrocio a raso. Due sono gli ultimi casi segnalati da due donne, la dinamica è la stessa per le due rampe laterali. Solo la prudenza delle due automobiliste le ha salvate da un probabile impatto con i mezzi che percorrevano quelle rampe a tutta velocità. 

Le possibili soluzioni

Sono tante le segnalazioni giunte in redazione, alcune con soluzioni per scongiurare futuri incidenti stradali mortali per le quali sarebbe necessario adottare delle misure di sicurezza. Una possibile soluzione, spiega un cittadino, Marco Marras, che assieme a Nicolò Valente recentemente ha inoltrato una pec al fine di sensibilizzare le autorità preposte, potrebbe essere quella di installare telecamere di sorveglianza e dispositivi di controllo della velocità lungo la Strada Panoramica. In questo modo, si potrebbe monitorare il traffico e identificare i conducenti che mettono in pericolo la sicurezza stradale. Un'altra proposta, spiega una residente del posto, sarebbe quella di incrementare la cartellonistica stradale con più immediata e chiara segnalazione, ripetuta anche a distanza, dell'incrocio dove ha perso la vita Ivan Valente. 

Non ultimo sarebbe auspicabile sensibilizzare gli automobilisti sull'importanza del rispetto delle regole anche alla luce del nuovo Codice della Strada.